Rally San Marino 2015, foto di Luca Riva

Ultimi giorni di attesa e poi il via. Il 51° Rally del Friuli Venezia Giulia, in programma questo fine settimana nelle valli del Natisone e del Torre con il centro nevralgico a Cividale del Friuli, patrimonio Unesco, sta dunque per accendere i motori e dare il via alle sfide.

Sfide di caratura internazionale che anche quest’anno saranno per un plateau di iscritti numeroso e soprattutto di alto livello tecnico. Sono infatti ben 139, le adesioni pervenute alla segreteria organizzativa della Scuderia Friuli ACU, per la quale patron Giorgio Croce esprime tutta la sua soddisfazione: “Gratificati e felici. In due parole possiamo definire, con il mio valido staff, l’edizione 2015 della nostra gara. Abbiamo visto confermato l’attaccamento dei piloti al nostro rally ed a quanto anche abbiamo voluto proporre quest’anno mettendo un po’ mano al percorso. Abbiamo sentito forte l’abbraccio degli agonisti e sempre forte anche l’apprezzamento degli sportivi appassionati e questo è il maggior premio che ci possiamo attendere come organizzatori. Anche le Amministrazioni locali hanno fatto la loro parte, dandoci per quello che gli è stato possibile un sostegno, capendo che l’evento è del territorio ma soprattutto per il territorio ed un grazie anche va ai nostri partner, che ancora hanno creduto nelle potenzialità del Rally del Friuli Venezia Giulia/Alpi Orientali per dare un input alla propria immagine e comunicazione. Poi, che dire . . . Buon rally a tutti!”.

Anche per l’edizione duemilaquindici, nella quale saranno rappresentate ben 15 nazioni diverse sono diverse, le validità ufficiali, praticamente le stesse che negli anni hanno eletto la gara friulana come uno degli eventi rallistici più acclamati in ambito italiano ed europeo.

Sarà la  6^ prova delle otto del Campionato Italiano Rally, la 12^ del Campionato Europeo Rally Storici e la 9^ del tricolore (20° Rally Alpi orientali Historic), oltre che la sesta della Mitropa Rally Cup.  Confermata anche la validità per la Central European Zone Rally Championship (per gare che si disputano in Ungheria, Austria, Croazia, Slovenia, Repubblica Ceca, Montenegro, Macedonia, Bosnia-Herzegovina, Polonia, Italia, Slovacchia e Serbia) ed inoltre vi saranno compresi il Trofeo Rally Nazionali di 3^ zona a coefficiente 2,5, il Trofeo Renault Clio R3t European Trophy ed il Trofeo Renault Clio R3T “Produzione”.

I MOTIVI SPORTIVI

Bisogna prima leggere le classifiche provvisorie dei campionati e Trofei e da lì si può abbozzare una previsione per la vittoria. Comunque difficile. Per il Campionato Italiano l’assalto sarà, per tutti, a Paolo Andreucci, in coppia con la locale Anna Andreussi, sulla Peugeot 208 T16 ufficiale. Il toscano otto volte Campione tricolore, che in questa gara ha il tris di successi (l’ultimo lo scorso anno), punta al poker per allungare in classifica, ma dovrà vedersela con gli inseguitori, a partire da Umberto Scandola e la sua nuova Fabia R5 ufficiale e Giandomenico Basso con la Ford Fiesta alimentata a gas. Entrambi delusi, soprattutto lo scaligero dall’esito dell’ultima gara disputata a San Marino, cercano quindi il riscatto tra le Alpi orientali ed oltre a loro conta di farsi rivedere bene fatto nella Repubblica biancoceleste anche il romagnolo Simone Campedelli, di nuovo iscritto con la Peugeot 207 S2000. Tornano poi in lizza anche il bergamasco Alex Perico (Peugeot 208) ed il toscano Nicola Caldani (Citrpoen DS 3 R5) ed oltre a loro ci sarà da seguire con forte interesse le prestazioni dei giovani Michele Tassone, che debutta con la seconda Peugeot 208 ufficiale, premio per aver vinto con anticipo il tricolore junior, ed il savonese Fabrizio Andolfi Junior, alla sua prima uscita con la Ford Fiesta R5. A loro si confronteranno lo svizzero Stefano Baccega (Ford Fiesta R5) ed il trevigiano Simone Tempestini, protagonista anche nel mondiale WRC-3, pure lui con una Fiesta.

Si sprecano, gli argomenti, uno di questi è il duello ravvicinato sia nel Campionato Produzione che nel monomarca Renault Clio (con le nuove versioni R3T della due volumi della losanga), dove il leader Ivan Ferrarotti dovrà vedersela soprattutto con l’ex Campione Europeo Luca Rossetti.

Frizzante anche il confronto “in rosa”, con la leader del Campionato, la toscana Corinne Federighi (Renault Twingo), che cercherà di chiudere la partita tricolore contro la rivale vicentina Giulia De Toni  (Peugeot 208) e tra le due si inserirà certamente Vanessa Polonia (Peugeot 106), vista in gran forma al Ciocco ad inizio stagione, la quale potrà fare da arbitro al duello tra le colleghe.

Nella Mitropa Cup, i primi tre della classifica sono tutti presenti: lo sloveno Humar (Renault Clio R3T), che lotta anche per il monomarca Clio, il croato Prodan (Renault Clio) ed il tedesco Hermann Gassner (Mitsubishi Lancer) infiammeranno la sfida con anche l’altro germanico Manuel Koessler, con una Subaru Impreza.

Tra le numerose Suzuki che animeranno questa nuova sfida del monomarca del “sol levante” il duello di cartello si annuncia tra  il leader Gubertini ed il diretto inseguitore Vallino, ma anche Uliana, terzo, è pronto a dare battaglia ed anche in questo caso non sono escluse sorprese.

Nella parte riservata al Trofeo di zona, si annunciano scintille: il locale Claudio De Cecco (Skoda Fabia S2000), che insegue il titolo 2015, dovrà difendersi dal reggiano Roberto Vellani (Peugeot 207 S2000), da Roberto Righetti (Peugeot 208 T16) ed anche da Nicola Cescutti, iscritto con una Ford Fiesta R5.

Anche la parte storica, quindi il “20° Alpi Orientali Historic” promette due giornate sugli scudi. La corsa continentale della Categoria 1 potrà vedere il leader, il finlandese Sverre Norrgard (BMW 2002) duellare con Antonio Parisi (Porsche 911, dietro di soli 5 punti). Nella categoria 2 gli svedesi Mats Myrsell (al comando della classifica) e Andres Johnsen (entrambi su Porsche) duelleranno con forza ed a loro promette battaglia l’ungherese Lazlo Mekler (Alfa Romeo Giulia GTA). Carlo Marenzana e la sua Porsche 911 cercheranno lo spunto vincente in Categoria 3, vedendosi opposti agli due occupanti dell’attico della classifica, vale a dire l’ungherese Ferenc Wirtmann (Ford Escort RS) e Maurizio Pagella (Porsche 911), più staccato ma comunque in grado di sferrare attacchi concreti. La quarta categoria, feudo italiano sia come piloti che come vetture, sarà accesa e da lì potrebbe saltar fuori anche il vincitore assoluto: Carlo Falcone e la Lancia Delta Integrale 16V cercheranno di rimanere al timone della classifica, impresa ardua in quanto il bresciano “Pedro” con la Lancia Rally 037 segue ad un solo punto di distanza.

Per il CIR STORICO, le otto prove sinora disputate hanno ben delineato le classifiche, ed è un Erik Comas in piena forma ad aver caratterizzatoquest’ultima fase della stagione. Il francese è leader sia della graduatoria del 3. Raggruppamento, sia del Trofeo Rally ’70, dopo aver dato dimostrazione di consistenza da “Tricolore” proprio nelle ultime gare.
Al volante della Lancia Stratos, il transalpino ex Formula 1 anni ottanta, è in “pole position” per l’alloro finale dei due ranking. Dopo tre ottimi piazzamenti a podio, Comas ha ottenuto la prima affermazione assoluta e di Gruppo al recente Rally Piancavallo riuscendo a scavalcare Nicholas Montini in vetta all’assoluta del trofeo per le vetture del 2 e 3 Raggruppamento. Una manciata di punti è il diaframma che separa i due campioni, ed il giovane bresciano, campione assoluto uscente, si trova ad avere due chance per contrastarne il passo. Terzo a tredici lunghezze dal primatista è il più esperto, tra i due contendenti, il biellese Federico Ormezzano, che conduce tra le vetture di Gruppo 2pronto, con la sua fida Talbot Lotus, a tirare la stoccata finale.

Il primo Raggruppamento vede al comando il biellese Roberto Rimoldi con ventun punti sul siciliano ex campione italiano assoluto Marco Savioli (qui assente), veloce con la BMW 2002 Tii ma con alcuni ritiri di troppo. Otto lunghezze separano invece Marco Bianchini, leader del quarto raggruppamento, da Paolo Baggio, secondo piazzato. Il divario tra il sammarinese ed il veneto, entrambi al volante di Lancia Rally 037, è minimo, si aspettano quindi scintille.

Infine, una curiosità: saranno in gara i gemelli De Giacinto, i quali parteciperanno alla gara navigati dai rispettivi figlioli. Giorgio De Giacinto con Mattia De Giacinto Urosch con una Renault R5 Maxi Turbo,

Paolo De Giacinto detto “Piedone” con Anna De Giacinto con una Morris Cooper S.

Famiglie da corsa!

UNA GARA ESSENZIALE

Il lavoro della Scuderia Friuli ACU intorno all’evento quest’anno ha cercato di proporre una gara essenziale, quindi togliendo qualsiasi “accessorio” inutile, dispersivo ed antieconomico. Ciò nonostante si è guardato alle esigenze dei rallies moderni e dei loro attori, considerando ovviamente che saranno in gara vetture moderne e storiche, quindi con necessità diverse sotto molti aspetti.

La lunghezza della gara “moderna” è al di sotto dei 400 chilometri totali, a fronte dei quali ne saranno proposti 152,630 punteggiati dalle undici prove speciali. Quella “storica” avrà un chilometraggio simile e quella del TRN – Trofeo Rally Nazionali – avrà invece 88 chilometri di distanza competitiva (sette Prove Speciali) a fronte di un totale di 271,990. Per il TRN, la prima prova cronometrata da affrontare sarà la “spettacolo” di Udine, il 28 agosto mentre il resto della sfida sarà l’indomani.

Partenze ed arrivi saranno nel centro storico di Cividale del Friuli,  così come Parco Assistenza e riordini sempre nella parte nuova, in pratica davanti al nuovo edificio della Banca di Cividale rimasto main sponsor dell’evento.

Le verifiche amministrative si svolgeranno nel centro commerciale presso l’enoteca Tabogan, così si potranno anche degustare, nell’attesa, gli ottimi vini friulani.

Verifiche tecniche presso l’Officina Specogna nella zona industriale di Cividale. Direzione gara, Segreteria e sala stampa saranno di nuovo ubicate in Piazza Duomo a Cividale, presso la Banca di Cividale.

IL PERCORSO IN PARTE RIVISTO

Le novità basilari della gara stanno nel percorso, che cambia rispetto alla tradizione. Infatti, sono state inserite due nuove prove che nuove del tutto non lo sono in quanto sfruttano piccoli tratti di strade già utilizzati nel passato.

PRIMA TAPPA

La partenza della prima tappa, venerdì 28 agosto, sarà alle ore 15,30, dopo aver provato – alla mattina – lo shakedown sulla classica strada di Cialla-Prepotto (ore 08,00-12,00).

La bandiera di partenza sventolerà come consuetudine dalla Piazza del Duomo di Cividale, dopodiché i concorrenti alla prima prova di “Masarolis” (14,960 Km.), che finisce all’abitato di Gradischiutta per dar modo di riprendere fiato ed imboccare la seconda prova quella di “Valle” (Km. 9,560) che la comunità locale ha voluto intitolare al “Refosco di Faedis” un vino autoctono che trova le sue più alte espressioni proprio in questo territorio. La prova è una discesa mozzafiato nella seconda parte.

La prima novità sul percorso si riscontra dopo i primi due appuntamenti con il cronometro, in quanto la Prova “Città di Udine” (km. 1,600) in Piazza Primo Maggio non si correrà alla fine della tappa, come consuetudine, ma in mezzo alle altre prove. Sarà quindi il terzo impegno competitivo della giornata, dopo il quale i concorrenti torneranno a ripercorrere le due prove di Masarolis e Valle prima di raggiungere il parco assistenza ed il riordino notturno di Cividale del Friuli, concludendo la prima giornata di gara. La prima parte di sfide finirà alle 19,30 per le vetture storiche ed alle 21,35 per le “moderne”. Il Trofeo Nazionale Rally correrà solamente la seconda tappa, avviando però le sue sfide con la prova in centro ad Udine.

SECONDA TAPPA

Il secondo giorno di gara, sabato 29 agosto, inizierà alle ore 10,01 (8,30 per le “storiche”) con la partenza dal Parco Assistenza e con l’approccio alla prima prova che sarà quella di “Subit” (Km.14,080), già corsa l’anno passato. Da  questa , dopo un trasferimento attraverso la vecchia prova di Erbezzo si giunge alla vera novità della 51^ edizione , la prova di “Mersino.” (Km. 21,720), la più lunga del rally. Inizia dopo l’abitato di Loch in Comune di Pulfero, attraversa tutti i paesini, da cui di uno di essi prende il nome, attraverso un’impegnativa salita con alcuni tratti molto guidati, passaggi stretti tra le case, dossi, fino a raggiungere il tratto in costa , gestito dalla Guardia Forestale, che farà arrivare i concorrenti fino all’abitato di Montemaggiore, in pratica sulla vecchia prova di Matajur.  Da qui ci si avventura sulla classica discesa tutta tornanti fino a raggiungere località Jeronizza che era il vecchio “fine prova”. Ora, invece, si continua con una spettacolare inversione verso i paesi di Dus e di Masseris dove è fissato il fine prova. Certamente non ci sarà da riposarsi, perché dopo alcuni chilometri si trova la prova di Stregna che, in effetti, è il vecchio “Trivio” rivisitato.

La prova di Mersino per il Trofeo Rally Nazionali sarà lunga circa 15 Km. per rispettare le norme Federali e termina sulla discesa in località Stermizza.

Poi si andrà ad affrontare la prova di “Stregna” (Km. 14,890), che inizia nel paesino di Gnidovizza e percorre la panoramica  interrompendola scendendo verso la  località Presserie. Lì, ci sarà una chicane che prepara per una strettissima inversione andando ad imboccare in senso inverso la vecchia prova di Trivio. Si raggiunge quindi Tribil inferiore e percorrendo di nuovo la panoramica si raggiunge la famosa inversione “del Trivio” da dove si imbocca la strada che porta alla discesa di Oborza, alla fine della quale è fissato il fine prova. L’arrivo finale sarà sempre a Cividale, in Piazza Duomo, alle ore 17,00 per le “storiche” e dalle 18,30 per le “moderne”.

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