Certo il titolo è un pò strano e non vuole affatto essere un titolo “acchiappa-lettore” ma come andrete a leggere è il più comprensibile che si potesse fare.
Dietro allo pseudonimo ispanico “Pedro” si cela semplicemente Massimo Pedretti, lombardo, il cui nome è normalmente associato alle vetture storiche, anche se sporadicamente corre con auto moderne.
Tra le auto usate troviamo: Ferrari 308 GTB, Fiat 131 Abarth, Lancia 037, Lancia Delta Integrale e qualche apparizione su Lancia Stratos, tra le moderne le Peugeot 207 S2000 e la 208 R5.
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Sabato 7 Maggio abbiamo incontrato “Pedro” in una location insolita con una vettura straordinaria per un debutto da non perdere, grazie alla sua disponibilità ci ha concesso un’intervista che siamo lieti di sottoporvi.
Siamo a Golferenzo, nell’Oltrepo pavese, il pilota locale Claudio Covini proverà la Lancia Rally 037 “Totip” vista al Sanremo e la Lancia Delta S4 “Martini” ex Alen, con lui c’e’ “Pedro” che userà il suo nuovo acquisto, la Lancia Delta S4 “Martini” ex Biasion.
Massimo Pedretti, dopo aver fatto da navigatore a Covini sulla 037, inizia a scaldare la Lancia Delta S4 e successivamente effettua alcuni giri sul percorso. Si ferma qualche piccola regolazione, verifica della pressione pneumatici e via per qualche altro passaggio, sempre con maggiore confidenza.
Poi una pausa meritata e qualche controllo più approfondito.

– Pedro che sensazioni hai avuto ?

“Impressionante – il sorriso che ci mostra sembra quello di un bambino in un Luna Park – è la prima volta che la uso e devo dire che è qualcosa di incredibile, una potenza che si fa sentire”
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– Come mai questa vettura, visto il suo utilizzo “limitato” ?

“Questo è un sogno che volevo si realizzasse. Mi innamorai di quest’auto al Rallye di Montecarlo del 1986 quando scambiai le poche parole che allora sapevo in inglese con Henri Toivonen. Poco dopo lo vidi partire per la prova speciale. Quelle immagini non le scorderò mai, restai impressionato e da allora la Lancia Delta S4 fu il mio sogno. Oggi lo guidata per la prima volta e mi sembra non sia vero, sono emozionato al solo pensiero”
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– Questa vettura ha ancora le specifiche di allora?

“Ho comprato la vettura da un collezionista. L’auto fu portata in Argentina nel 1986, come muletto per Miky Biasion, che non la usò, vettura di casa Lancia che non fu mai utilizzata in gara. siamo sui 500 cavalli e da questi primi km mi sto divertendo molto” – mentre ci parla apre il cofano posteriore e ci mostra l’auto, sembra appena uscita da una fabbrica, nessun componente usurato.
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– Quali saranno le tue prossime gare?

“Come regalo di compleanno correrò il Mille Miglia tra le moderne con la Peugeot 208 R5 e sarà l’ultima gara dell’anno con una moderna. Poi mi dedicherò all’europeo storico con l’Acropolis, l’Asturie e in base ai risultati valuteremo il resto della stagione”

– Cosa ne pensi degli attuali regolamenti riguardo l’attribuzione dei punteggi delle storiche, volti più a premiare le classi più numerose e non il vincitore assoluto?

“E’ assurdo, a mio avviso chi vince la gara ha diritto ad avere più punti è sempre stato così. Ad esempio vedere Lucky dietro a piloti con cui non ci sarebbe nemmeno confronto rende il tutto poco credibile”.

La pausa è finita lo spurgo dei freni , effettuato, Pedro in auto si accorge di qualcosa di insolito. Ci chiama e notiamo della polvere sotto i piedi.

“Durante il test abbiamo fatto alcuni dossi a velocità elevata e nel saltare e riemersa la polvere d’Argentina…..era li dal 1986”

La nostra battuta è d’obbligo “Serve un vasetto per conservare la terra d’Argentina, è una reliquia”.
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