Questo weekend si è svolto il 62° Rally di Sanremo valevole come seconda prova del Campionato Italiano Rally.

Molte cose sono già state scritte su questo rally anche dai miei colleghi, ma quello che mi piacerebbe sottolineare è l’atmosfera di questa gara. Già l’arrivare da Varese a Sanremo è uno spettacolo: il sole, il mare, il caldo dopo un lungo inverno, sembra di stare in un altro mondo. Trovare parcheggio è peggio che in Milano centro, ma alla fine non è un grosso problema visto quanto è piacevole camminare su questo lungomare. Il giovedì salto veloce in assistenza e direzione San Romolo per lo shakedown. Il percorso è un tratto della Ps 1 quindi utile per prendere confidenza con le strade, il clima è meraviglioso con un bellissimo sole. Prova tutta in salita che spiana verso l’arrivo qualche metro prima dell’inversione per Perinaldo, pochissimo pubblico concentrato al piccolo saltino e all’arrivo.

Venerdì Ps 1 – 2 – 3 – 5 – 6 spola tra il bivio di San Romolo e fine prova della Bignone e Ronde nottuna in paese a Perinaldo. Quello che mi ha colpito particolarmente è il rapporto della gente con il Rally di Sanremo. Ogni persona con cui parli ti racconta un aneddoto su questa gara ed incrociarsi continuamente tra gli spostamenti aumenta questo senso di confidenza che si istaura solo in un rally così. Ad esempio, appena arrivato, inizio a chiacchierare con due signori, uno di Marina di Massa con il figlio ed uno di Sanremo. Si erano conosciuti 20 anni prima sulle ps ed ogni rally di Sanremo si incontrano, si scambiano generi alimentari, accendono una griglietta, tortino alle zucchine, salame, vino buono e passano un weekend per loro particolare. O ancora il chiacchierare con un collega fotografo delle prove di tanti anni fa, con indicazioni di ogni ps con relativo anno e fatto accaduto, rimarcando ovviamente gli anni epici del mondiale.

Per la cronaca la vittoria è andata per la terza volta a Paolo Andreucci e Anna Andreussi su Peugeot 208 R5

al secondo posto Giandomenico Basso e Lorenzo Granai su Ford Fiesta R5 staccati di 34,3 secondi

ed al terzo posto Stefano Albertini e Danilo Fappani su Peugeot 208 R5 con un distacco di 1.25,4 dal vincitore.

 

Sanremo è Sanremo, è come il Montecarlo con polemiche sulla validità della gara, sulle prove, sulla spettacolarità, ma alla fine sono rally imperdibili per un appassionato e per tanti spettatori che li considerano casa propria. Per me era il primo anno da inviato per Rally.it e ho sentito un calore unico su queste strade, un grazie particolare ai commissari di percorso davvero cordiali e gentili che mi hanno permesso di lavorare nel migliore dei modi, divertendomi.

 

Articolo e foto di Daniele Talamona

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