Il suo nome è Riccardo Canzian di Broni, nell’Oltrepò pavese, pare davvero che il suo talento possa catapultarlo ai vertici del rallysmo italiano.
Solo 6 rally all’attivo (4 moderni e 2 storici) con risultati in crescendo.
Prima di scoprire le ambizioni del ventunenne è doveroso fare una piccola cronologia di quanto fatto.
Debutta al 1° Castelletto Rally Circuit nel 2013 ,18 anni, navigato da Martina Rampuzzi e vince subito la classe su Peugeot 106 N2 poco dopo su medesima vettura rivince la classe al Rally del Giarolo.
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L’annata termina al 1° Rally Alta Val Tidone dove conquista, sul bagnato, un 3° di classe, sempre su Peugeot 106 lottando per la vittoria di classe sino all’ultima speciale dove vince Di Marco per soli 2 decimi su Becchetti.
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Un anno di pausa forzata, nessuna gara nel pavese ed i soliti problemi di budget fermano il ragazzo per un anno ma nel 2015 debutta negli “storici” al Rally 4 Regioni dove termina 3° assoluto e 1° di classe, sull’ Opel Kadett Gte, in una gara dove solo una foratura all’ anteriore a 3 ps dalla fine gli nega una vittoria quasi certa, aveva 16” di vantaggio. Questa incredibile prestazione, anche grazie all’ esperienza del navigatore Giuseppe Fiori, da consapevolezza al ragazzo ed in una gara con il nome importante come quella disputata lo fa conoscere immediatamente anche nell’ ambiente degli storici.
Sempre l’equipaggio Canzian-Fiori su Renault Clio N3 corrono il RallyDay Race, per loro una partenza fulminea 7° assoluto sulla ps 1 ma sulla ripetizione il pilota esagera ed esce di strada,senza danni.
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Ultima gara il recentissimo Rally Legend, sempre sulla Kadett Gte con alle note Matteo Nobili, per lui un ottimo 4° posto assoluto tra le storiche alle spalle dei noti Comas (Stratos), Pedro (037) ed il locale Cesarini (Ford Escort) anche in questo caso il risultato poteva essere migliore con un podio sfuggito nel finale causa un tempo imposto alquanto strano dato ad un avversario che lo ha scavalcato senza disputare la ps e sull’ ultima prova un temporale quando oramai stava per disputarla.
IMG_4569 copia (foto Bettino Lopes Pegna)
Resta la prestazione straordinaria con la vettura del padre Alberto che quest’anno si è “sacrificato” per far crescere Riccardo, la scommessa del padre è stata vinta ora sarebbe interessante vedere più spesso all’ opera Canzian Junior.
Abbiamo incontrato “Ricky” a Broni, dove il giovane è sempre indaffarato nel mondo dei motori con recupero mezzi con il carratrezzi, dove gli abbiamo chiesto qualcosa della sua passione e come vorrebbe il suo futuro.
“A me piace correre, che una vettura sia moderna o storica oppure più o meno performante mi interessa relativamente, l’importante e poter mettersi in gioco e magari in evidenza”
Il Legend 2015 com’è andato ?
“La gara è andata bene, anche se poteva andare meglio, la pioggia mi ha fregato sull’ ultima prova dove onestamente pensavo di’essere 3° ma poi in realtà ero 4°. Tornerò nel 2016 per migliorare il risultato, sia la macchina , sia il pilota (sorride) possono limare qualcosa al cronometro”

Le foto del Rally Legend 2015 © Aldo Franzosi per Rally.it
Le foto del Rally Legend 2015 © Aldo Franzosi per Rally.it

Come vorresti si evolvesse la tua carriera rallystica?
“Purtroppo la mancanza di budget e sponsor non mi da alcuna possibilità di fare programmi. Si vive alla giornata. Certo mi piacerebbe poter disputare un Trofeo, magari quelli monomarca nel moderno. Sarebbe per me un’ottima possibilità di confrontarmi con avversari ad armi pari e magari poter realizzare qualche sogno”.
Facciamo un passo indietro, cos’ è successo al Rally Race?
“E’ la prima volta che mi ritiro nelle mie poche gare disputate, questo mi dispiace ma ho esagerato. Tenevo tantissimo a poter ambire, come miglior under 23, al corso di pilotaggio che era in palio. Purtroppo in gara c’era l’elvetico Daldini (Peugeot 208 R2) e per batterlo dovevo esagerare. Su ps 1 ho fatto il 7° tempo nonostante abbia preso una bandiera gialla dove ho perso un paio di secondi, dopo la ps 2 avevo 2”8 da recuperare a Daldini e sulla Golferenzo probabilmente andavo troppo forte, avevo abbassato di 2” il tempo dopo soli 1,5 km. Le gare sono anche queste. Se ho potuto correre dopo due anni su una moderna lo devo a Cristian Casella del Team Motorsport che mi ha dato questa opportunità”.
Chi ti sta aiutando?
“Nonostante non posso correre di frequente devo ringraziare mio papà Alberto che mi presta il Kadettone, gli amici della scuderia Gt/e che mi hanno aiutato, gratuitamente, nell’ assistenza al Legend per cui Roberto,Vincenzo,Gianni,Luigi, Camo,Claudio,Anastasia,Michela,Daria e la Scuderia Piloti Oltrepò di cui faccio parte e con cui ho corso tutte e 6 le gare in particolare Marino,Francesca e Morena”
Un grosso in bocca al lupo a Riccardo nella speranza di rivederlo presto in azione.
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