Una seconda posizione assoluta al termine di un campionato lungo, combattuto e particolarmente difficile non darà mai la gioia (e i ricchi premi) che sono andati al vincitore. Anche l’odore dello spumante da stappare non è lo stesso del primo classificato. Probabilmente questo lo saprà anche Andrea Crugnola, che si è dovuto arrendere all’ottimo Stephane Lefebvre nello Junior ERC, disputato da entrambe i piloti con una Peugeot 208 R2. Le differenze tra i valori messi in campo erano però evidenti e in questo spazio credo sia giusto riconoscere i meriti del giovane pilota lombardo, sconfitto da un avversario di grande caratura seguito da un costruttore ufficiale e da sponsor che negli ultimi anni hanno fatto la storia del rallismo moderno.

Solo a fine 2013 Crugnola ha deciso di partecipare alla serie europea sull’onda dell’entusiasmo della vittoria del Campionato Italiano Junior. Insieme a Michele Ferrara hanno approfittato e risposto “presente” alla chiamata del Napoca Rally Team di Marco e Simone Tempestini per gareggiare in extremis nella serie J-ERC. I risultati non sono arrivati immediatamente ma ci sono stati lampi di altissimo livello: il Rally di Ypres è andato al francesino nonostante il tempo finale fosse esattamente lo stesso (Lefebvre ha però conquistato la prima piesse, valida come discriminatoria per assegnare il bottino pieno), vittoria al Valais e Tour de Corse. Insomma, un campionato concluso a testa altissima contro un avversario che a maggio ha comunicato di aver ricevuto il supporto da Red Bull e Sebastien Loeb. Insomma, il top per qualsiasi pilota di rally. Crugnola è stato inserito poche settimane prima nell’ambito del progetto Aci Team Italia, con cui proseguirà la collaborazione anche nel 2015.

Un dato significativo e importante che premia anche il lavoro della Federazione nei confronti di uno dei giovani più interessanti del panorama nazionale. Per la prossima stagione Crugnola ha le idee chiare e ben suddivise tra sogni e programmi realizzabili. “Mi accontenterei di essere al via del campionato Junior WRC, D-Mack Trophy o di ripetere il programma di questa stagione nell’Europeo. Magari facendo anche qualche gara con una vettura Super 2000 o R5 per prendere confidenza con le 4 Ruote Motrici”. Avesse vinto lo Junior ERC avrebbe avuto di diritto la possibilità di correre nella serie europea in due appuntamenti con una Peugeot 208 T16 R5 ufficiale, premio che con ogni probabilità andrà a Chardonnet come sostituto di Lefebvre, tronfio del suo programma ufficiale con Citroen nel WRC. Così dovrà invece accontentarsi del probabile debutto su una vettura da assoluto (R5, Super 2000 o WRC che sia) per due o tre gare, da aggiungere a un programma completo al di fuori dei confini nazionali. Ad ogni modo sarebbe assurdo – e infatti non dovrebbe accadere –  se l’Aci Team Italia decidesse di non seguire e supportare anche economicamente le performance di un talento cristallino che ha lottato ad armi pari contro un probabile campionissimo del futuro.

Luca Piana

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