Non sappiamo se Kris Meeke fa parte di quei piloti che, se messi in discussione riescono ad esprimersi al meglio, probabilmente lo scopriremo, visto che più o meno a metà campionato il boss Citroen, Yves Matton, ha fatto intendere che si aspettava migliori prestazioni dal pilota gallese.
Vero che in estate si parte con il mercato rallystico, ma ci sembra quantomeno azzardato mettere in discussione solo il britannico e, se vogliamo fare i conti della serva, dopo il Rally di Polonia Meeke è arrivato davanti al proprio compagno 4 volte su 7 e ci pare strano che Matton si sia già scordato della vittoria Argentina proprio davanti a Ostberg.
Lo scorso anno invece prevalse il norvegese per 7-6 anche se Meeke sfiorò la vittoria in Germania e fece una gara capolavoro anche in Finlandia.
Curioso che Meeke rispetto alla scorsa stagione abbia già migliorato 4 risultati (Svezia, Messico, Portogallo e Argentina) eguagliando la prestazione polacca e peggiorando solo al Montecarlo e in Sardegna, dove comunque fece male anche nel 2014.
Per questi motivi facciamo fatica a comprendere le frasi del boss Citroen. Certo, in Francia con le prestazioni di Loeb erano abituati molto bene e forse fare correre il campione alsaziano al Montecarlo ha illuso qualcuno, ma sarebbe ingiusto nei confronti dei due piloti attuali fare paragoni su quella singola performance, tanto preparata e tanto attesa.
Ma Citroen non era la squadra che scopriva giovani talenti ? Dopo Loeb avevano la possibilità di continuare il loro ciclo vincente con Ogier, ma tra i due galletti puntarono sul sicuro e l’avvento di VW fece il resto.
Conclusione, la macchina da guerra Citroen sembra essersi arenata forse, in parte, colpa del WTCC ma visto che si vuole proseguire nei Rally e per accalappiare o mantenere sponsor servono i risultati…beh Meeke è stato avvertito.

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