Siamo i primi ad entrare in prova, i primi ad aiutare e dar manforte agli equipaggi in caso di ritiro… siamo gli occhi e le braccia della Direzione Gara, insomma, siamo come il motore di un’auto da corsa che non si vede ma si sente, spinto da un carburante chiamato “passione”. Tutto questo è un Commissario di Percorso. Dopo questa premessa voglio raccontare in breve quello che abbiamo affrontato durante la Ns 11° trasferta al Rally d’Italia Sardegna. Una trasferta che, anche per Noi, richiede un certo impegno di tempo e di organizzazione, perché nulla può essere lasciato al caso.

Il lungo viaggio. Alle 4:00 di Mercoledì 10 Giugno si parte da Messina, dove traghetteremo alla volta di Villa San Giovanni. Circa 1000km ci aspettano per arrivare al porto di Livorno ed imbarcare la sera con destinazione Olbia.

Buongiorno Sardegna. Giovedì, arrivati ad Olbia ci incontriamo con i Nostri Capi-Gruppo, partiti il giorno prima per presenziare al breafing pre-gara, e facciamo un po’ i turisti in giro per la Costa Smeralda. Cena, breafing e a letto; l’ora di partenza dell’indomani è abbastanza impietosa.

Monte Grighine Nord. Dopo neanche un’ora ecco suonare la sveglia; ore 2:00 la carovana degli Ufficiali di Gara parte verso la PS 3-9 Monte Grighine Nord. Arrivati in prova inizia a piovigginare, ma nulla ci spaventa e telo alla mano mettiamo in piedi un bivacco per preparare il caffè e far colazione. La giornata scorre abbastanza tranquilla e una volta arrivati in hotel, doccia veloce, cena e nuovamente subito a letto.

Monti di Alà. Ultimo giorno di gara per Noi nella PS 12-17 Monti di Alà, molto veloce. L’affluenza di pubblico è un po’ più numerosa rispetto al giorno precedente e facciamo subito amicizia con la gente del luogo. Tra ichnusa, mirto, buon cibo e risate anche questa avventura sta per volgere al termine. Come sempre la cordialità e ospitalità dei cugini isolani non ha eguali. A fine giornata recuperiamo la Ford Fiesta WRC di Tanak-Molder, ferma per problemi al cambio, e via di corsa verso Olbia. Il tempo è tiranno e la nave non aspetta.

Nostalgia. Il viaggio di ritorno tra scherzi e battute diventa un tour di tutti gli autogrill. Una volta saliti sul traghetto che attraverserà lo Stretto di Messina ci assale già un senso di nostalgia…

Grazie alla “famiglia” Peloro ’93 e grazie Sardegna, a mezzus bidere!

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