24 Luglio 1976, cielo sereno, località Marsaglia di Cortebrugnatella (PC) nel bel mezzo della Val Trebbia, alle 17.01 è scattato il Rally Internazionale “Socomat” più noto come Valli piacentine, valido quale quinta prova del campionato italiano e la prima prova speciale ad essere affrontata sarà “Mercatello”.
Valli PC 1976 - Pregliasco-Garzoglio (Lancia Stratos) 8
La partenza della ps è in corrispondenza delle ultime case della strada che conduce a Ferriere, a scattare per prima è la Lancia Stratos – Alitalia di Mauro Pregliasco e Angelo Garzoglio …..5,4,3,2,1 si parte.
La Stratos scatta in salita in maniera portentosa e affronta una destra su ponticello
Valli PC 1976 - Pregliasco-Garzoglio (Lancia Stratos) 9
si sale per un tornante sinistro …
Valli PC 1976 - Pregliasco-Garzoglio (Lancia Stratos) 6
allungo verso il bosco tornante destro allungo per una sinistra lunga che chiude e qui la Stratos ha uno scarto,,le ipotesi furono molte,,esce larga,,prende tre paracarri in pietra che colpiscono il serbatoio e la macchina prima decolla poi prende fuoco precipitando tra gli alberi nella scarpata sottostante.
La ps viene interrotta dopo il passaggio dei primi concorrenti, Angelo Garzoglio scende verso inizio ps ed entra in ambulanza ha ustioni ma parla e cammina autonomamente.
Questo è quello che accadde, poi vi sono le varie versioni di chi uscì per primo dalla Stratos per aiutare il compagno, dei motivi per cui la Stratos terminò fuori strada ma non è questo il motivo dell’articolo.
Oggi, 11 maggio 2014 grazie alla collaborazione tra CPAE (Club Piacentino auto e moto veicoli d’epoca) e il Liceo Artistico piacentino “Bruno Cassinari” nelle vicinanze del luogo dell’incidente è stata scoperta una stele commemorativa per Angelo Garzoglio.
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presenti alcuni parenti dello sfortunato copilota,i membri del CPAE,Emanuele Sanfront copilota Fiat dell’epoca,appassionati del Club Lancia,autorità locali e semplici appassionati.
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Emanuele Sanfront lo ricorda così: “Angelo era di poche parole,bastava lo sguardo per capirsi,anche se eravamo avversari nelle corse (ndr Garzoglio ufficiale Lancia,Sanfront ufficiale Fiat) una volta terminate le speciali eravamo amici,mi ha aiutato a comprendere la diversità tra rallysta per passione e rallysta ufficiale,dove bisognava curare ogni dettaglio,scoprimmo dell’incidente a fine speciale e lo andammo a trovare a Torino dove ci riconobbe e ci parlò non immaginavamo potesse finire a quel modo,solo dopo la tragedia di Garzoglio si penso a tute “veramente” ignifughe e la sicurezza fece passi in avanti”
Il preside del Liceo ha voluto sottolineare i valori della vita e che certe fratture non possono essere sanate, la stele oltre a rappresentare una sorta di “skyline” cittadina e morfologica del territorio sembra anche essere una sorta di DNA umano che però non si riesce a far combaciare.
Il vicesindaco di Cortebrugnatella, nel discorso, ammira i ragazzi del liceo che nonostante non fossero nemmeno nati ai tempi dell’accaduto hanno voluto dedicare tempo e passione a questa iniziativa.
La stele è in acciaio, inizialmente rappresenta un percorso lineare della vita ma dopo l’incidente prosegue in altra forma…
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Quello che tutti speriamo,non solo per il povero Angelo che perì dopo circa tre settimane dall’incidente all’ospedale Grande Ustionati di Torino,e che il percorso di chi non c’è più possa proseguire in altre forme e dimensioni.
Qua sotto la foto del luogo esatto dell’incidente:
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Per motivi pratici e burocratici (distanza dalla sede stradale) non è stato possibile metterla all’esterno curva (c’e’ un precipizio).
Angelo Garzoglio riposa nel cimitero di Noli (SV) in un loculo accanto al padre.

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