Alberto Zambelli Rain, l’uomo che per una ventina di anni è stato sinonimo di Subaru in Italia, ha rassegnato le sue dimissioni. La sofferta decisione è legata alle scelte aziendali di abbandonare anche lo sport dei rally a livello nazionale. Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, l’orientamento della direzione centrale della Casa delle Pleiadi era ormai noto da oltre un anno. Ma purtroppo è una bruttissima notizia per il mondo semi-comotaso dei “nostri” rally, che perderanno uno dei pochi Costruttori rimasti e anche uno dei più bei trofei monomarca, la Subaru Impreza Rally Cup.
Subaru, in Italia, ha vissuto di rendita grazie ai rally e alle intuizioni di Zambelli, proponendo sempre pochi modelli, troppo spesso troppo simili tra loro, molto costosi e con l’identico motore a cilindri contrapposti. Ma erano vetture da rally, vincenti. Questo bastava per far passare il resto in secondo piano… Zambelli ed i suoi collaboratori volevano trasmettere questoimpulso di sportività anche ai motori diesel e avrebbero potuto lavorare bene solo ispirandosi allo sport. Non gliene hanno dato la possibilità. Lo hanno costretto a scegliere tra l’interesse e la sua coerenza. Ha scelto la seconda. I Love Rally pubblica di seguito la lettera di saluto che Zambelli ha fatto girare:

Cari colleghi e amici,
dopo 20 anni di attività in Subaru Italia ho deciso di dare le dimissioni. Alcuni anni sono stati più duri di altri ma sempre bellissimi e coronati da buoni risultati. D’altra parte solo le avversità possono far esprimere il meglio di noi stessi. Il nostro è un lavoro molto articolato ma che porta anche grandi soddisfazioni.
In questi anni ho occupato svariati ruoli: direttore Marketing e P.R. e Vendite per tre anni. Ma una delle attività che maggiormente mi ha dato soddisfazione è lo Sport. Per 20 anni mi sono occupato di rally vincendo 7 campionati Italiani, 1 campionato Europeo e 9 anni di Subaru Cup. Ora la nuova dirigenza ha deciso di interrompere l’attività rally in Italia. Dopo le mie dimissioni mi è stato proposto un buon contratto di consulenza che ho deciso di non accettare. Comprendo, senza condividere, la scelta aziendale di dare uno stop al rally ma accettando la consulenza mi sembrerebbe di tradire tutti gli appassionati di questo sport oltre a: piloti, navigatori, meccanici, teams e i collaboratori più stretti che mi hanno seguito e aiutato in questi 20 anni.
Mi ritengo onorato di aver avuto la possibilità di lavorare con voi e spero di potervi ancora incontrare in futuro.
Tanti cari saluti

Alberto Zambelli

fonte: ILoveRally