Raikkonen ha avuto una partenza non facile nel WRC, è anche vero che è solamente al suo settimo rally e ha bisogno di molta più esperienza. Il Rally del Messico è iniziato per lui con un buon tempo sulla prima SS, più veloce di Ken Block, ma aver colpito una pietra durante la SS2 gli è costato la rottura del braccio dello sterzo e più di 35 minuti di ritardo scivolando così in trentesima posizione.

Nonostante tutto è riuscito a continuare la sua corsa facendo segnare il settimo tempo più veloce durante la SS3 e dei tempi di tutto rispetto durante le successive PS, purtroppo per un errore sulla PS7, al chilomentro 18.87 praticamente vicino all’arrivo, ha perso il controllo della sua vettura distruggendola.

Fortunatamente sia Kimi che il copilota, Kaj Lindstrom, ne sono usciti illesi.

“E’ stato un evento davvero sfortunato, la vettura è scivolata larga in un tratto di strada scivoloso finendo al lato della strada e rotolando varie volte. Speravo in qualcosa di buono durante questo rally, ma è solamente il secondo evento a cui partecipo e sto ancora imparando. E’ normale venire sorpreso da qualcosa che non ti aspetti quando stai imparando qualcosa di nuovo e quel qualcosa è quello che mi è successo oggi. Il mio piu’ grande dispiacere è che non potremmo continuare la gara. Ho avuto un buon feeling con la vettura e volevo spingere ancora per vedere cosa avrei potuto fare. Sono sicuro che saremo più forti alla prossima gara, mi sto divertendo parecchio in questa avventura nei rally con la Red Bull”

Lindstrom, copilota di Kimi, ha cosi’ commentato: “E’ davvero un peccato aver concluso il rally in questo modo, Kimi stava facendo ottimi progressi sia nella guida che nelle note. Quando siamo usciti fuori strada eravamo in un tratto di strada con una curva sinistra e poi a destra con molta polvere e sabbia. Kimi ha guidato perfettamente ascoltando le note, sono cose che possono succedere a tutti, anche quando tutto sta andando molto bene. Sono sicuro che ci rimetteremo in carreggiata al nostro prossimo evento. Fa parte del gioco”