La Federazione ha istituito una speciale commissione riservata alle donne che gareggiano. La presiede l’ex campionessa dei rally Michele Mouton. E così le cosiddette “quote rosa” entrano anche nello sport dell’automobile. Con voto unanime, la Federazione Internazionale dell’Automobile di Jean Todt ha istituito la WMC – Women&MotorSport Commission – che si occuperà dell’”altra metà del cielo” nelle competizioni automobilistiche.

Alla guida della speciale commissione femminile è stata nominata la francese Michele Mouton, 49 anni, grande pilota di rally negli Anni Ottanta, prima e unica donna ad avere vinto una gara di campionato del mondo, primato stabilito al rally di Sanremo del 1981 con l’Audi Quattro. Nella sua carriera rallistica, che è terminata nel 1986, la Mouton ha conquistato altri tre successi in prove iridiate – Portogallo, Acropoli e Brasile 1982 – e sfiorato clamorosamente il titolo mondiale nel 1982. Con l’ex campionessa francese, nella WMC della Fia ci sarà anche la sua ex navigatrice, la torinese Fabrizia Pons.

La commissione femminile della Federazione dovrà stabilire la politica per favorire l’accesso alle donne nello sport dell’auto, e definire aree di intervento. Del gruppo fanno anche parte Natacha Gachnang – gareggia nelle competizione per vetture gran turismo – cugina del pilota di Formula 1 Sebastien Buemi, l’inglese Katherine Legge che partecipa al campionato tedesco Turismo, più noto come DTM, l’alsaziana Cathy Muller, ex pilota e sorella di Yvan campione del mondo Turismo nel 2008, e Monisha Kaltenborn, avvocato e direttore del team Sauber F.1. Dei 19 membri che compongono la WMC soltanto uno è maschio, lo spagnolo Jaime Puig, responsabile del reparto corse della Seat.

(Nella foto, l’americana Danica Patrick, specialista delle corse di Formula Indy: nel 2008 è stata la prima donna a vincere una gara della categoria)
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