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Terzo appuntamento con i Future Champions di Rally.it. Questa volta abbiamo intervistato Fabrizio Ferrari ( nato a Trento il 10/06/1983 ) della scuderia Ferrari Motor Team che partecipa per il terzo anno consecutivo al Trofeo Clio R3 “Top Italia” a bordo della performante e veloce Clio R3 del team trentino. 3° classificato CIR Junior e 4° classificato nel Trofeo Clio R3 Top Italia. Un sentito grazie a Paolo che ci ha permesso l’intervista e a Fabrizio per il tempo dedicatoci per l’intervista. Buona lettura!
- Chi le ha trasmesso la passione per i rally?
Mio padre. E’ nato tutto fin da piccolo, seguivo continuamente le sue cronoscalate, ed inevitabilmente mi ha trasmesso la sua passione per i motori. - E’ appassionato di altri sport? Ha qualche hobby?
Mi piace molto lo sci, l’ho anche praticato agonisticamente, fino all’età di 18 anni. I miei hobby preferiti sono sempre nell’universo dei motori, quad, kart e tutto quello che fa rumore! - Si ricorda il suo debutto nei rally, e che risultato ottenne?
Il mio debutto è stato in una cronoscalata, il risultato è stato entusiasmante, 2° di classe N2000 a soli 31 centesimi dal vincitore, e record della classe, fantastico! Il debutto nei rally è andato un po’ peggio, mi sono ritirato per noie meccaniche ben 2 volte. Poi mi sono ripreso bene, con la mia prima vittoria assoluta al quarto tentativo. - La vettura migliore che ha mai guidato, e quella che sogna di guidare
La Clio Williams Gr. A, ho vinto tanto e mi sono divertito di più! La Clio R3 è una macchina fantastica, si riesce ad andare fortissimo, ma ormai queste macchine sono esageratamente professionali, ed alle volte si va forte ma ci si diverte meno. Il mio sogno sarebbe di poter partecipare ad una campionato completo, con una S2000, non importa quale marca, basta che sia competitiva. - Il suo obiettivo per il 2010?
Il mio obbiettivo per quest’anno ruota attorno al Trofeo Clio R3, puntiamo molto sulla classifica Junior, e stiamo già lavorando in ottica 2011 per fare un piccolo passo in avanti, andando a correre all’estero. - La crisi dei piloti italiani nelle competizioni mondiali: problema di soldi o altro?
Il problema non sono i soldi, anche perché fare un CIR ad un certo livello ti costa poco meno che un mondiale Junior o Produzione. In Italia vogliamo sempre avere il meglio e far vedere il meglio. Non accettiamo un periodo di apprendistato, dobbiamo “spaccare” alla prima uscita. Quindi ritorna sempre il problema delle ricognizioni “selvagge” e di piloti che da diversi anni calcano sempre le stesse scene, così evitano di fare pessime figure e nuove avventure. I giovani seguendo consigli di persone che ci sono già passate, ripetono gli stessi errori. - Il suo modello di riferimento rallistico (o modello di vita, a Sua scelta)
Mah.. C’è un pò da imparare il giusto da tutti, ammiro le persone che con determinazione arrivano ad un obbiettivo ben preciso. Poi mi attira molto chi riesce a fare imprenditoria con la propria passione. Significa fare veramente quello che ti piace! - E’ giusto ridurre da 10 a 8 le gare del Campionato Italiano?
Sempre per il motivo dei costi che avevo accennato prima, io penso di si. - L’ avversario che teme di più quest’ anno.
Nei giovani sicuramente Stefano Albertini, è cresciuto molto ed è veloce. Poi nel Trofeo Clio, come ben si sa, gli avversari non mancano, quindi ti potrei dire Dallavilla, Torlasco, Gamba, Campedelli sono tutti competitivi, e di sicuro si faranno sentire anche altri. - Il suo rally preferito e quello che vorrebbe correre.
Mi piacerebbe fare un’esperienza nel mondiale, sogno di partecipare al 1000 Laghi, allo Svezia ed al Tour de Corse.
Fino a questo momento il rally più bello che ho partecipato è stato il 1000 Miglia. - Quali canzoni non mancano mai dal suo I-pod?
Nell’ I-pod non manca proprio nulla, c’è di tutto! Il problema è che lo dimentico continuamente a casa, in questo modo non ascolto quasi mai niente alle gare. - Cosa consiglia a un giovane che vorrebbe diventare rallista?
Di iniziare prima possibile e lontano da casa, di ascoltare poco chi partecipa al “campionato della provincia” e con un pizzico di umiltà si riesce sempre ad andare avanti. - Come giudica la Sua prova al Mille Miglia (può darSi un voto se preferisce)
Io sono contento, alla mia prima partecipazione a questa gara, ho già ottenuto tempi di rilievo. Ho faticato sul primo passaggio, poi sono andato in crescendo. Anche se il risultato è migliorabile, io azzardo a darmi un 8.