Due tappe, tutte sull’asfalto dell’entroterra del ponente ligure: sarà così anche l’edizione numero 52 del Rallye Sanremo. A convincere gli organizzatori della prova valida per l’Intercontinental Rally Challenge, il Campionato Italiano Rally e l’European rally Cup a rinunciare a disegnare un percorso che tornasse a coinvolgere gli sterrati toscani sono state le conseguenze della profonda crisi economica le cui ricadute sul mondo delle corse sono quest’anno ancor più devastanti di quanto non lo siano state la scorsa stagione.

Spiega Sergio Maiga, presidente dell’Automobile Club Sanremo: “Forse avremmo potuto dare un seguito concreto all’idea di riportare il Sanremo nel senese, ma per farlo saremmo stati costretti a ridurre ulteriormente i costi in settori come la sicurezza nel quale non siamo affatto disposti a scelte di compromesso. E comunque non saremmo stati in grado di risolvere nessuno dei problemi, anch’essi di ordine economico, che una gara come quella che avevamo in mente avrebbe comportato per le varie squadre che saranno al via e, soprattutto, per i tantissimi piloti privati che da sempre mostrano il loro attaccamento al nostro rally con una partecipazione massiccia: una tappa sulla terra e una sull’asfalto avrebbe infatti reso indispensabile un cambio assetto in corsa con un non trascurabile aumento dei costi”.

Va da sé che la scelta di puntare tutto sulle leggendarie strade catramate dell’imperiese non sminuisce il valore del rally più prestigioso del calendario tricolore. Una volta di più, insomma, l’Automobile Club Sanremo offrirà a piloti, copiloti, addetti ai lavori e appassionati una gara di primissimo livello, del tutto in linea con la sua ultra-ottantennale storia.
Il lavoro già fatto per preparare quello che avrebbe dovuto essere il ritorno del Rallye Sanremo a un percorso ad ampio respiro non andrà in ogni caso perso: la concreta speranza degli organizzatori è infatti quella di rinviare di dodici mesi l’ambizioso e affascinante progetto. …Crisi economica permettendo.