La carica dei 103 al 13° Rally Ronde Internazionale del Ticino! La gara sta crescendo e i 103 iscritti di quest’anno ne sono la classica dimostrazione. Tre anni fa Max Beltrami (presidente del comitato organizzatore) ed i suoi collaboratorihanno saputo plasmare la corsa, «trasformandola» in Ronde, senza che ne perdesse lo spettacolo.

Il record di iscrizioni è la dimostrazione che in Ticino c’è sempre grande «fame» di motori. Il popolo degli appassionati di motori è pronto a prendere d’assalto il Monte Ceneri. Torna il Rally Ronde Internazionale del Ticino, la più importante manifestazione motoristica cantonale, in agenda venerdì 25 e sabato 26 giugno e che nel 2010 raggiunge la tredicesima edizione. Valido come quarto appuntamento del Campionato svizzero, il rally ticinese si svolgerà interamente all’interno di sedimi militari e quindi lontano da strade aperte al traffico. Il più importante appuntamento motoristico del Cantone torna, in versione riveduta e… politicamente corretta, l’ultimo fine settimana di giugno. Sempre trainato da Max Beltrami, il comitato organizzatore anche quest’anno ha assecondato su tutta la linea le richieste del Dipartimento, soprattutto nell’ambito della sicurezza.

Dalle speciali in notturna alla gara in… grigioverde
Anche il Rally Internazionale del Ticino ha subito le conseguenze della globalizzazione. Non siamo più di fronte a quella gara ricca di fascino, con le prove speciali di notte e la gente pronta a far festa davanti ad un fuoco con il sacco a pelo (e parliamo di una decina di anni fa…). Ora la formula è quella della Ronde, rally in miniatura, con chilometraggio limitato, ma non per
questo meno spettacolare. Anzi, il merito della Ronde sta nel fatto che il fulcro delle prove è il Monte Ceneri, facilmente accessibile al pubblico. Sette sono i tratti cronometrati nel menù di quest’anno: prove corte ma insidiose, dove anche il minimo errore potrebbe costare caro nella classifica finale.

Chi succederà a Hotz-Ravasi nell’albo d’oro?
Parecchi sono i candidati alla vittoria finale, primo tra tutti Gregoire Hotz (Lugano Racing), vincitore nella Svizzera italiana nelle ultime due edizioni. Hotz – campione svizzero in carica, navigato dal ticinese Pietro Ravasi – quest’anno tenta il tris su Peugeot 207 S2000. Hotz, come logica vuole, dovrà vedersela con i ticinesi Ivan Ballinari (Zero4più) ed Ivan Cominelli (scuderia Made in Italy). Il «Balli» – come sempre navigato da Paolo Pianca – anche quest’anno sarà al via al volante di una Skoda Fabia S2000. Ivan Cominelli, dopo il terzo posto del 2009, ci riprova. Il pilota di origine bergamasca, che l’anno scorso aveva dato spettacolo al volante di una Skoda Fabia S2000, sarà al via con una Peugeot 206 WRC. C’è grande attesa anche per ammirare all’opera le due «fuoriquota» iscritte: Paolo Sulmoni-Enzo Bernasconi (Scuderia Zero4più) saranno al via a bordo di una splendida Subaru
Impreza WRC mentre l’italiano Nicola Botta (navigato da Daniele Turla) porterà in gara una Ford Focus WRC. Nel novero di quelli che lotteranno nei quartieri alti della graduatoria va inserito anche Mirco Virag, pilota italiano dal piede pesante che sarà alla guida di una Citroen Xsara WRC.

In memoria di Loris Kessel
In questo 2010 la grande famiglia dei rallisti ticinesi ha perso un grande amico: quel Loris Kessel che era molto affezionato al Rally del Ticino. Per ricordare degnamente una persona speciale, il comitato d’organizzazione ha deciso di non assegnare il numero 1, in memoria di Loris Kessel.

Spettacolo assicurato con le auto storiche
Dulcis in fundo ecco un’altra gara nella gara, e cioè quella riservata alle auto storiche. Saranno una decina e diventeranno presto i beniamini del pubblico. Al via ci saranno Ford Escort RS, Porsche 911, Fiat 124 Rally Abarth (con i ticinesi Spartaco Zeli ed Alessandra Sardella), Fiat 128 Rally, Opel Manta A (con Pietro Galfetti e Spinedi Michela), Opel Ascona (con Ivan Rusca
ed Alain Rezzonico).