L’edizione 2011 della mitica Dakar vedrà l’Italia in prima fila, e non solo per merito dei suoi piloti e delle sue moto. L’organizzatore francese (ASO) si appoggerà infatti alla torinese JVD per promuovere anche in Italia il rally che si correrà in Argentina e Cile a cavallo delle prime due settimane del 2011.

La nuova partenership nasce sotto i migliori auspici e con il prezioso sostegno della Regione Lombardia: la presentazione è avvenuta presso il Pirellone (sede del Governo della regione lombarda), alla presenza del governatore Roberto Formigoni, dei vertici di ASO e di JVD (nella foto d’apertura).

Le tappe del Rally differenziate per moto, auto e camion
La corsa affronterà cinque nuove tappe in Argentina. Il percorso pensato da ASO sfiora la Bolivia, toccando Jujuy, Salta e Tucuman. Il Cile vedrà come sempre i concorrenti impegnati nel deserto dell’Atacama, sino a lambire i confini col Perù. Le tappe desertiche saranno le più dure dell’intero rally e faranno una durissima selezione tra i partecipanti. Un’interessante novità riguarda la differenziazione delle tappe, che saranno studiate ad hoc per le varie tipologie di veicoli (moto, auto e camion).

Moto. Verso la 450 per tutti
Già dalla prossima edizione i piloti della lista Elite potranno correre solo in sella a moto con una cilindrata massima di 450 cc.
Agli amatori sarà lasciata, nel 2011, la facoltà di scegliere una moto di cilindrata anche superiore. Dal 2012 tutti i concorrenti dovranno partecipare con moto non oltre i 450 cc. Non si potranno inoltre utilizzare più di 3 motori per tutto il rally.
Il nuovo regolamento privilegia l’allargamento dell’interesse a diverse Case motociclistiche, che hanno a listino moto da enduro di 450 cc. Nel 2011 vedremo sicuramente in pista le italiane Aprilia e Beta, che lotteranno ad armi pari con le Aziende giapponesi, con la KTM, la Sherco e la BMW.

Navigazione. Priorità al road-book
Un’importante novità del 2011 riguarda la centralità del road-book durante la navigazione, negli ultimi anni un po’ appannata dall’utilizzo eccessivo del GPS. Dalla prossima edizione i piloti dovranno avvicinarsi maggiormente ai punti di passaggio obbligati (WPN) affinché il GPS si attivi: la distanza è stata ridotta da 3 chilometri a 400 metri.

Dakar 2o10: un successo di pubblico strabiliante
Il rally più famoso del mondo torna in Sud America, dove troverà anc0ra ad accoglierlo un pubblico che nelle passate edizioni ha toccato cifre da record. Ben 4,1 milioni di spettatori in Argentina e Cile hanno seguito la corsa. Una cirfra su tutte dà l’idea della reale importanza che la Dakar ha per i territori attraversati: l’impatto economico (indotto diretto e indiretto) nella sola Argentina ha toccato i 126 milioni di euro.