Dopo una bellissima battaglia con De Cecco-Barigelli conclusa solo sull’ultima prova speciale, i veronesi Emanuele Arbetti e Franco Zantedeschi per il secondo anno consecutivo salgono sul gradino più alto del podio alBenacus Rally. Dietro le due Peugeot 207 Super 2000 ottimi terzi assoluti Massimo Dal Ben e Chiara Corso con la Renault Clio R3

Spettacolo era previsto e spettacolo è stato. L’undicesima edizione del Benacus Rally è stata una gara che ha tenuto con il fiato sospeso gli appassionati dal primo all’ultimo chilometro di corsa, regalando ai presenti ed agli stessi concorrenti una nottata d’altri tempi, quando a riflettersi sulle vetture erano la luna e le stelle di serate segnate dalla passione per i rally.

Per non far mancare nulla all’incertezza della gara, subito dopo la partenza nell’incantevole cornice di Palazzo Carlotti a Caprino Veronese anche la pioggia ha voluto fare capolino al Benacus, con una presenza che ha condizionato solo l’avvio di gara ma che per molti piloti ha voluto dire una scelta di gomme errata (l’asfalto si è poi asciugato velocemente) che successivamente ha condizionato il resto della loro gara.

Ottantotto sono stati gli equipaggi che dopo le verifiche tecnico/sportive di rito hanno preso il via alla prova organizzata dalla Car Racing valida per il Challenge di 4^ Zona, il Trofeo Italia Renault Clio R3, il Trofeo Corri con Clio N3 e per l’atteso Twingo R2 Trofeo Gordini alla sua seconda uscita nazionale ed alla prima per la Zona B.

Sul primo tratto cronometrato Arbetti cercava subito di mettere in chiaro le sue intenzioni vincendo la prova su un Righetti che iniziava nel migliore dei modi il suo debutto con la Renault Clio Super 1600, mentre terzo si piazzava Claudio De Cecco, un altro dei favoriti della vigilia. Usciva invece subito di scena Zille per un dritto con la sua Clio S1600 ed i fratelli Gaspari per la rottura della batteria. La seconda prova risultava molto incerta per via del fondo stradale ancora bagnato in modo non omogeneo, De Cecco ne approffitava per cercare di ridurre le distanze su Arbetti, con però la sorpresa (preannunciata) di un Dal Ben che in speciale si metteva tra il friulano e lo scaligero, quarto tempo per un altro outsider di lusso come Dal Ponte con l’inossidabile Renault Clio Williams.

Ancora carte rimescolate sul terzo passaggio, con il miglior crono che andava ad un Righetti sempre più veloce a prendere le “misure” alla sua Clio S1600, seguito da un Hoelbling in rimonta dopo aver sbagliato le gomme nella prova precedente, terzo Arbetti. Attardato Fiocco per problemi di freni. Lovisetto era invece alle prese con una perdita di benzina alla sua Ford Fiesta Super 2000 ancora acerba ed alla sua prima uscita. Questo però non impediva al padovano di cercare un recupero che lo portava a vincere la quarta e la quinta ps, lasciandosi dietro Arbetti, De Cecco e Dal Ben, nell’ordine i primi tre in classifica assoluta in quel momento, con i primi due staccati di soli sei secondi.

Arbetti cercava nuovamente l’allungo sul sesto tratto cronometrato, seguito però come un ombra dall’avversario e come sempre da un Dal Ben implacabile, saldamente in terza piazza assoluta, addirittura il pilota vicentino si permetteva il lusso di mettersi tutti dietro sul settimo tratto cronometrato facendo letteralmente volare la sua Renault Clio R3.

Si arrivava così sull’ultima prova speciale, con i primi due in classifica distanziati da appena 4”3. Con un colpo di reni finale De Cecco staccava un tempo record, ma non abbastanza sufficiente per sopravanzare un Arbetti che spremeva fino all’ultimo cavallo dalla sua Peugeot, arrivando così per il secondo anno consecutivo sul gradino più alto del podio del Benacus Rally assieme a Franco Zantedeschi, firmando anche la quarta vittoria assoluta in carriera e dimostrando una prova di carattere restando freddo ed implacabile anche sotto la pressione di un mastino come De Cecco.

Come anticipato, seconda piazza assoluta per il friulano, a solo 1”7 di distacco a riprova della bella battaglia del pilota navigato da Alberto Barigelli, con la soddisfazione di aver fatto una buona gara anche in ottica Challenge di Zona. Meritatissimo terzo posto assoluto per i vicentini Massimo Dal Ben e Chiara Corso, velocissimi con la loro Renault Clio R3, arrivati davanti a vetture sulla carta ben più accreditate ad occupare la terza piazza del podio a fine gara.

Buon quarto per Hoelbling-Siena, purtroppo attardati in avvio di gara con la loro Grande Punto Abarth super 2000 prima per una manovra di troppo sulla prima speciale e successivamente per una scelta di gomme poco indovinata. Quinti assoluti Righetti-Ambrosi, con il pilota veronese autore di un’ottima prova e più che soddisfatto per la sua prima uscita con una Super 1600.

Altra gara da incorniciare è quella di Andrea Dal Ponte (navigato da Jody Dal Ferro), sesto assoluto con l’inossidabile Renault Clio Williams, che in mano al pilota vicentino sembra non sentire il peso degli anni. Primo di gruppo N e decimo assoluto il pilota di casa Renato Campedelli (navigato da Cristian Zullo) su Subaru Impreza N14, buona gara anche per i fratelli Salgaro, secondi di gruppo N, tredicesimi assoluti e primi nella combattuta classeN3 con la loro Renault Clio Rs.

Da sottolineare la dodicesima piazza assoluta di Lovisetto, dovuta alla penalità di 2’30” pagati per il ritardo ad un controllo orario a causa dei problemi al serbatoio della benzina della sua Ford Fiesta Super 2000, senza quelle difficoltà i tempi fatti staccare dal padovano lo avrebbero inserito sicuramente di diritto nella lotta per la prima piazza assoluta.

Soddisfazione infine anche in casa Renault per l’esordio in Zona B del Trofeo Twingo R2 Gordini, con tutte le vetture arrivate al traguardo e soprattutto con parole di soddisfazione da parte dei piloti al primo contatto in gara con la vettura francese.

Il regolare svolgimento della gara e soprattutto la festa a cui hanno preso parte tutti gli equipaggi durante le premiazioni effettuate in prima mattinata davanti a Palazzo Carlotti a Caprino Veronese sono un ulteriore motivo di soddisfazione per gli organizzatori, che per la prima volta, con un deciso dispendio di tempo e denaro sono riusciti – dopo molte peripezie e perplessità anche da parte degli enti pubblici interessati – a far omologare i tratti di strada interessati dalle prove speciali previste per la gara.

Questa decisione è stata presa in quanto la nuova normativa emanata dalla CSAI (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana) prevede che le prove speciali dove viene superata una velocità media di 80 Km/h debbano superare un apposito collaudo da parte dall’ente proprietario della strada. Questo collaudo consiste nel controllo del fondo stradale ed eventuali protezioni presenti, oltre alla segnalazione di possibili punti pericolosi (per esempio spigoli di case o spuntoni di roccia).

I collaudi sono stati superati tutti con successo nonostante che questa operazione fosse effettuata per la prima volta, con gli organizzatori che hanno dovuto sostenere costi e perdite di tempo abbastanza considerevoli, in quanto in pochi erano a conoscenza delle procedure richieste dal Ministero. Questo ha portato alla scelta di provvedere di propria iniziativa ad individuare un tecnico esterno esperto in collaudi strade, che ha fatto le veci dei tecnici dei vari Comuni anche in questo caso con un onere economico importante, ma premiante sotto l’aspetto della sicurezza e delle nuove normative appena introdotte.

7°COPPA LAGO DI GARDA, informativa dall’organizzatore:

Si comunica che, per cause indipendenti dalla nostra volontà e per imprecisioni nella regolamentazione che determina i rapporti tra CSAI, “Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti” e Organizzatori, il citato Ministero ha negato l’autorizzazione alla nostra

manifestazione con conseguente annullamento della stessa. Di tanto siamo venuti a conoscenza solo oggi (venerdì 2 luglio) alle ore 14.00 tramite l’ufficio viabilità della Provincia di Verona.

Nel rammaricarci per l’accaduto desideriamo assicurare a tutti gli iscritti e agli appassionati che noi organizzatori abbiamo adempiuto regolarmente a tutto quanto previsto dalla normativa CSAI con la quale ci dobbiamo confrontare.

Ci attiveremo nelle competenti sedi affinché l’accaduto serva a chiarire e riscrivere norme che al momento appaiono perlomeno “nebulose” e comunque di arbitraria interpretazione.

Nel chiedere ancora “scusa” a tutti gli appassionati per fatti che, ribadiamo, non sono conseguenza di nostro cattivo operato, vi diamo appuntamento alla prossima edizione.