In mattinata a Imer verifiche sportive e tecniche, lo shake-down.sulla SP 75 del Passo Gobbera Questa sera partenza ufficiale alle 20.01 dal piazzale Sass Maor e poi il via alla prova speciale “San Martino” sul piazzale Rosalpina. Ieri alla cena di gala premiati dalla San Martino Corse gli ospiti d’onore Sandro Munari, Francesco Stochino, Sandro Giacomelli e Francesco Pera

Forse non è vero che siamo “Tutti figli del San Martino”, come sostiene Beppe Donazzan, autore di un libro-dedica all’epopea di questo magico rally che non finisce di stupire. Ma di certo la tradizione diventa formidabile se viene sapientemente rinnovata. E’ quello che sta facendo la San Martino Corse, in controtendenza rispetto ai format di gare sempre più standard, ripetitive, monotone, addirittura facili.

“I rally sono nati come prova di resistenza per gli equipaggi e le macchine, noi siamo convinti che si debba tornare almeno un po’ all’antico. Quest’anno abbiamo rimesso il Manghen in un percorso di quattro prove speciali diverse, oltre il crono spettacolo di apertura. In futuro, se avremo le necessarie autorizzazioni e risorse finanziarie adeguate, abbiamo l’obiettivo di rendere ancora più dura la competizione aumentando la diversità delle prove”. Parole e musica di Cristian Marin, presidente della San Martino Corse, in chiusura della cena di gala che ha portato a Malga Ces tutti i concorrenti dell’edizione 2010. Una festa all’insegna dell’amicizia e della comune passione per la specialità, con ospite d’onore Sandro Munari. “E’ inutile fare confronti tra passato, presente e futuro – ha spiegato il “drago” di Cavarzere -. I rally, come tutte le cose, vivono dei cambiamenti. La cosa importante è che il San Martino sia in ottima salute e ancora capace di entusiasmare vecchi e nuovi protagonisti”.

Premiati da Giorgio Taufer al termine della cena personaggi simbolo come lo stesso Munari, seguito da Francesco Stochino, figlio dell’avvocato Luigi Stochino che quasi mezzo secolo fa inventò il rally assieme al conte Pietro Bovio, e poi Francesco Pera e Sandro Giacomelli, quest’ultimo come trait d’union tra il rally antico (dal ’64 al ’77) e quello moderno (dal ’95 a oggi). Tra piloti che cercheranno la vittoria ed altri cui basterà tagliare il traguardo, c’è anche chi è “in gara per la vita” come il medico bolognese Massimo Palmieri, testimonial con la griffe della sua Rover n. 88 di una campagna per sensibilizzare alla donazione degli organi. Ieri si sono concluse le ricognizioni sul percorso. Oggi sono in programma a Imer le verifiche sportive e tecniche nella mattinata, e lo shake-down dalle 9.30 alle 15 sulla strada provinciale 75 del Passo Gobbera. Poi stasera, alle 20.01, il via ufficiale dal piazzale Sass Maor e alle 20.11 lo start del primo concorrente nella prova speciale “San Martino” (1,90 km), crono spettacolo valido però ai fini della classifica, con tre giri per ciascun concorrente sul piazzale degli impianti di risalita Rosalpina. Le partenze verranno date in senso inverso dal n. 55 al n. 1 e poi gli altri concorrenti secondo i numeri di gara a salire.

Domani quattro prove speciali da ripetere due volte: PS 2/5 “Manghen” (15,21 km con start alle 8.35 e 12.53); PS 3/6 “Val Malene” (26,41 km, start alle 9.32 e 13.50); PS 4/8 “Gobbera” (9,07 km, start alle 10.19 e 17.03); PS 7/9 “Sagron” (8,43 km, start alle 14.59 e 17.37). In totale 120,14 chilometri cronometrati. Traguardo finale a San Martino alle 18.40 di nuovo nel piazzale Sass Maor con premiazioni sul palco d’arrivo.