A Chiusa Sclafani in provincia di Palermo, con lo svolgimento della mini prova speciale “Rizza” presso la sua zona artigianale, è scattato sabato pomeriggio il 7° Rally Valle del Sosio, gara valida come 6° appuntamento dello challenge di ottava zona, oltre che per lo Challenge Abarth-BFGoodrich.

La gara vera e propria però si è disputata domenica con i 72 chilometri che hanno composto le restanti 10 prove speciali in cartello “Prizzi” e “Santa Venera” (ripetute due volte), “Sant’Anna”e “San Carlo” (ripetute tre volte). Ben dieci sono stati gli alfieri della Esselle Competition Group che hanno preso il via anche se all’arrivo di piazza Santa Rosalia a Chiusa Scalfani si sono dimezzati a cinque.

Ina Savettieri e Pina battaglia hanno avuto il ruolo di “prime donne” con la loro impeccabile Peugeot 106 N2 della I.M. Motor Sport di Ignazio Megna, festeggiando la vittoria di categoria davanti un caloroso pubblico.

Successo anche per i fratelli di Canicattì, Antonio e Danilo Tropia, primi di classe A6 a bordo di una potente Peugeot 106, che ha preceduto l’altra 106 dei compagni di scuderia Giuseppe Di Maggio e Massimo Alduina, terzi nella stessa classe.

Piazze d’onore sia per i coniugi Giuseppe Panno e Cristina Gioia in classe FA5, sia per l’equipaggio composto da Mario Guarneri ed Enrico Pecoraro in classe A7, il primo a bordo di una sempreverde Peugeot 205 mentre il secondo sulla più giovane 306.

Più sfortunati sono stati Antonio Di Lorenzo, Gaetano Guagliardo (rottura del cambio) e Giuseppe Frattalemi (foratura). La Peugeot 106 gruppo A di Paolo Savettieri e la Renault Clio super 1600 di Michele Giandalone invece sono state bruscamente fermate dalle loro uscite di strada. Per Savettieri si è trattato di una piccola “toccata” mentre Giandalone e Giacomo Giannone hanno finito la loro corsa in un dirupo sul secondo passaggio della prova speciale “Sant’Anna”. Per fortuna l’equipaggio non ha subito gravi danni (qualche escoriazione per Giannone e la frattura di una clavicola per Giandalone) facendo tirare così un sospiro di sollievo a Simone Li Fonti e al suo team.