Il pilota di Formula Uno Robert Kubica ha confermato proprio ieri la sua partecipazione alla 47ª edizione del Rally del Friuli e delle Alpi orientali, in programma sulle strade delle Valli del Torre e del Natisone nei giorni dal 2 al 4 settembre prossimi. Kubica, dunque, impegnato nel fine settimana sul circuito belga di Spa nella gara valida per il mondiale di Formula Uno alla guida della monoposto Renault, a conclusione dalla corsa raggiungerà il Friuli, dove prenderà contatto con il percorso del rally che lo vedrà protagonista alla guida, naturalmente, di un’ altra Renault, una Clio Super 2000 messagli a disposizione dal team forlivese Erreffe.

Quella del pilota Renault pervenuta alla Scuderia Friuli, organizzatrice della corsa, è l’ottantacinquesima scheda d’i scrizione relativa alle auto moderne, che aggiunta alle 65 delle storiche e alle 11 del Challenge, porta il totale degli iscritti a 161 equipaggi, un numero decisamente considerevole, un risultato che, di questi tempi, gli organizzatiori friulani non si sarebbero davvero immaginati.
Kubica attualmente non è raggiungibile, in quanto impegnato nelle ultime decisive prove in vista dell’importante appuntamento di fine settimana in Belgio. Questo dell’Alpi orientali non è comunque il primo impatto del pilota polacco con le corse su strada, come conferma il direttore sportivo dell’Erreffe Team, Max Bozzola, che gli ha già fornito la vettura nelle precedenti occasioni, così come farà anche in questa prossima.

«Quest’anno Robert ha già disputato il Rally del Salento, il bresciano Mille Miglia e il Rally del Taro – spiega il ds forlivese -. A navigarlo sul sedile di destra è sempre stato un altro polacco, l’amico Gerber, con il quale ha un vecchio rapporto di conoscenza e confidenza che gli consente di sentirsi sicuro nell’a deguare la sua guida alla lettura delle note».

Che stimoli può avere un pilota di Formula Uno, dunque del top dell’ automobilismo professionistico, nel calarsi in una realtà indubbiamente meno “nobile” quale quella rallistica?

«Esclusivamente la passione per la guida – la risposta di Bozzola –, una componente molto forte in Robert. Non c’è alun rapporto con la Renault, per esempio, così come avviene nella Formula Uno. Lui disputa i rally per divertimento, gli piace molto».

Com’è avvenuta la scelta dell’Alpi orientali?

«So che ha parlato con chi l’ha già disputato, acquisendo conoscene gli hanno raccontato che è una bella corsa, anche sufficientemente lunga: ecco, lui ama un certo chilometraggio nelle gare che va a disputare. In definitiva, i rally sono per lui esperienze nuove, che comportano stili di guida molto diversi da quelli con le monoposto di Formula Uno in pista, e a lui tutto questo piace moltissimo. E sono certo che anche qui si divertirà, e soprattutto farà divertire chi lo seguirà da bordo strada».