Categories: Altri Rally

Simone Campedelli spiega il percorso de Il Nido dell'Aquila

Simone Campedelli, puledro di razza della Rubicone Corse, non ha nessuna intenzione di mancare all’appuntamento con “Il Nido dell’Aquila”, la gara di velocità in salita su terra che torna a disputarsi grazie alla volontà e all’impegno della scuderia di famiglia. A Nocera Umbra, dunque, nel week-end del 10-12 settembre sarà della partita anche Simone, con una Mitsubishi Lancer della Tecno Junior.

A soli 24 anni, il romagnolo che sta inseguendo il Tricolore Junior 2010 con la Renault New Clio R3, è già un esperto, con diverse partecipazioni a rally iridati a bordo della Mitsubishi Lancer e con all’attivo la vittoria nel Trofeo Rally Terra 2007 e nel Gruppo N del Campionato Italiano Rally 2009.

Simone ha già potuto provare i quasi nove chilometri di sterrato che dall’abitato di Colle Croce portano ai 1500 metri d’altezza del Monte Pennino, traendo sensazioni di prima mano.
Là dove… osano le aquile, dunque, ci sarà anche lui.

«Il tracciato del Nido dell’ Aquila è entusiasmante – esordisce Campedelli Junior – . E’ il primo aggettivo che mi viene in mente per “battezzare” il percorso di gara. La sede stradale è larga, veloce. E il fondo risulta liscio e compatto. Permette di esprimersi al meglio nella guida e di sfruttare la potenza, anche quella delle vetture più performanti. Il primo tratto è da guida “flat-out”, cioè con il pedale del gas a fondo, fino al primo grande tornante a sinistra. Dal quel punto in poi si alternano tratti molto veloci, con curve lunghe in appoggio, e numerosi altri tornanti. C’è quindi un un toboga di curve e contro curve che passano fra una folta vegetazione e poi, all’improvviso, il percorso si “apre” in uno scenario che sembra una cosa d’ altro mondo.. Si perdono tutti i riferimenti, si rimane soli sulla strada con la vettura che intanto corre veloce, pancia a terra… Durante i lunghi rettilinei, tra una curva e l’ altra, si può scrutare solo la linea di orizzonte che divide la strada dal cielo… Una sensazione fantastica che termina dopo 8500 metri dalla linea dello start».

Antonio Ciavarella

Sono il responsabile del progetto editoriale Rally.it. Inotre mi occupo di tutto quello che riguarda lo sviluppo e la grafica del portale.

Share
Published by
Antonio Ciavarella

Recent Posts

Rally e algoritmi: quando i dati incontrano la polvere e l’adrenalina

Il rally è lo sport dove tutto può cambiare in un secondo: una pozzanghera inattesa,…

3 giorni ago

Colin McRae: la leggenda del rally che ha cambiato per sempre il WRC

La storia completa di Colin McRae, icona del rally mondiale: titoli, vetture, stile di guida…

3 giorni ago

Gruppo B: storia dell’era più estrema e leggendaria del rally

La storia completa del Gruppo B rally: auto mostruose, innovazioni, tragedie e il mito dell’epoca…

1 settimana ago

Lancia Delta Integrale: storia, evoluzione e leggenda nei rally

Lancia Delta HF Integrale: storia completa, evoluzione tecnica e vittorie che l’hanno resa la regina…

2 settimane ago

La Liguria corre alla Dakar 2026: l’Isuzu di Carcheri porta il brand “Liguria-The Italian Riviera” nel deserto

La Liguria punta al Medio Oriente con la Dakar Classic: un legame tra territori lontani,…

3 settimane ago

Attento a questo carburante: ti rovina per sempre il motore | Scoperta la scandalosa truffa in Italia, milioni di automobilisti disperati

Un rifornimento all'apparenza normale può trasformarsi in un incubo per il motore: ecco cosa è…

3 settimane ago