L’edizione numero quarantasei del Rally del Friuli-Alpi Orientali, quinto atto del Campionato Italiano Rally e valido anche per la Mitropa Rally Cup, ha registrato la vittoria, terza stagionale, dell’equipaggio ufficiale di Peugeot Italia composto da Paolo Andreucci ed Anna Andreussi, sulla Peugeot 207 S2000. Dopo aver chiuso al comando la prima giornata di gara, avversata dal maltempo, l’accoppiata della Casa “del Leone”, oggi ha cercato di arginare gli attacchi della concorrenza, quella composta dai due equipaggi ufficiali Abarth, Rossetti-Chiarcossi e Basso-Dotta, entrambi con la Abarth Grande Punto S2000, che qui debuttava con la carreggiata allargata ed un nuovo assetto, sfruttando le novità introdotte da quest’anno nel regolamento delle S2000.

Dopo che ieri tutti i piloti di vertice avevano sofferto per la pioggia di inizio giornata, elevando diversi driver con vetture più piccole, questa seconda frazione di gara ha tenuto meno sulla corda tutti e l’attenzione si è concentrata appunto sui duelli per la vittoria. Duelli che hanno, alla fine, riguardato Andreucci, tra l’altro affiancato dalla udinese Anna Andreussi, e Rossetti.

Il Campione in carica del tricolore, dopo essere partito stamani con un vantaggio di 22”5 sul pilota pordenonese, ha dovuto dar fondo a tutta la sua forza ed esperienza per avere ragione dell’altro, che prova per prova ha ripreso molto del terreno perduto, per poi cedere nel finale quando l’altro gli ha inferto il colpo di grazia definitivo firmando il miglior scratch sulla prova di chiusura, quando l’altro veniva condizionato da problemi al differenziale posteriore.

Andreucci ha così firmato la sua seconda vittoria in Friuli (dopo quella del 2006) e nel contempo ha allungato con decisione la mano verso il titolo tricolore 2010, che adesso aspetta la sfida di fine mese a Sanremo (23-25 settembre). Luca Rossetti ha chiuso al posto d’onore con 11”4 di passivo ed a completare il podio ci ha pensato il compagno di squadra Basso, mai entrato in sintonia perfetta con il percorso tra le valli del Torre e del Natisone. Basso ha pure sofferto una foratura ieri, perdendo terreno prezioso ed ha chiuso l’impegno con 1’08”1 dal vertice.

Ai piedi del podio, in quarta posizione assoluta, il ceco Jan Kopecky, con la Skoda Fabia ufficiale italiana. Il driver con la vettura boema, anche essa arrivata a Udine con la nuova versione “allargata”, era alla sua prima esperienza in questa gara ed ha sofferto costantemente per un feeling con l’assetto mai trovato a dovere.

Quinta posizione finale per Travaglia-Granai, i vincitori della passata edizione. L’equipaggio trentino-toscano, con la Peugeot 207 della locale squadra Friulmotor, ha corso un rally a corrente alternata, punteggiato da problemi di gomme, di foratura ed anche per una penalità stamani per un anticipo “pagato” (un minuto) ad un controllo orario (quello di uscita dal riordinamento notturno, per la cui causa hanno vanificato una possibile quarta piazza). Arretrato in settima posizione, Travaglia ha stretto i denti ed all’ultimo tuffo ha fatto sua la quinta finale ai danni di Alex Perico (Peugeot), sesto sotto la bandiera a scacchi.

Notevole la prova del bergamasco, tornato a farsi notare con riscontri cronometrici di alto valore, segno che i recenti test svolti stando lontano dalle gare tricolori hanno avuto il loro peso. Settima posizione per Umberto Scandola, il giovane veronese alla guida della Ford Fiesta S2000. messo in crisi, ieri, da un eccessivo appannamento del parabrezza ed in debito di feeling con gli pneumatici Yokohama, Scandola ha nuovamente convinto, peraltro vincendo matematicamente il Trofeo Nazionale CSAI riservato agli indipendenti, navigato dall’esperto Luigi Pirollo.

Ottavo é l’astigiano Luca Cantamessa, con Capolongo alle note su un’ennesima Peugeot 207 S2000. Anche nel suo caso, la prestazione è stata positiva, considerando la poca esperienza del driver con la vettura oltre che la ridotta attività sportiva di quest’anno. Nona posizione per il sempreverde Gianfranco Cunico, alla sua prima gara con la Peugeot 207, per cui ha dovuto passare due giorni anche a cercare di capirla mentre la top ten è finita con Andrea Biasiotto (Peugeot 207), bravo ad insediarsi con costanza di rendimento nelle zone alte della classifica nonostante abbia corso per il solo gusto di farlo in un rally che gli piace.

Fuori dai posti al sole della classifica, il giovane toscano Rudy Michelini (undicesimo con la Peugeot), in crisi costante con l’assetto, ed il cesenate Andrea Navarra, alla sua seconda gara tricolore quest’anno con la Fiesta S2000, in questa occasione arrivatagli poco prima di verificare, per cui ha corso senza test pre-event.
Primo tra le vetture a due ruote motrici grazie ad una progressione dopo le difficoltà dovute alla pioggia di ieri, il pilota di F1 Robert Kubica, con la Renault Clio S1600. Il pilota polacco innamorato dei rally ha così proseguito la serie positiva delle gare tricolori dimostrandosi pilota eclettico.

La corsa “Produzione”, le vetture derivate dalla serie, ha registrato una nuova soddisfazione per Andrea Perego (Mitsubishi Lancer Evolution), in una due giorni condizionata anche da ritiri vari, in questa categoria, come quelli di Rendina, Angrisani e Tomassini.

La speciale classifica degli iscritti alla Mitropa Rallye Cup è stata vinta dal tedesco Hermann Gassner, con una Mitsubishi EVO IX gruppo N, quella femminile dalla slovena Asja Zupanc (id).

Il trofeo Renault Clio “Top” è stato incamerato dal còrso Pierre Campana, primo anche della categoria Junior (dove è passato al comando della classifica provvisoria), assai veloce e concreto al suo debutto friulano, davanti al bresciano Albertini, mentre il Trofeo Abarth 500-Selenia ha registrato un nuovo successo dell’esperto parmense Roberto Vescovi.

Diversi i ritiri “eccellenti”: da Piero Longhi (incidente) a Elwis Chentre (id.), da Andrea Dallavilla (cambio) a Simone Campedelli (Incidente), Marco Signor (iniezione), Andrea Crugnola (incidente) e Stefano Bizzarri (crisi di freni)

Soddisfazione per la Scuderia Friuli e tutti i partner per la riuscita della manifestazione, della quale si è evidenziata, forte, la caratteristica di voler portare lo sport dei motori a stretto contatto con un ampio respiro di pubblico. Lo hanno dimostrato il fatto di aver riportato la “piesse” spettacolo in centro ad Udine ed anche il parco di assistenza adiacente al cuore pulsante della Città. Questo grazie alla grande passione degli uomini dell’organizzazione che con le istituzioni, comunali, provinciali e regionali hanno trovato un dialogo che può far arrivare l’evento, uno dei più importanti della regione, a guardare davvero lontano.