Sicuri di correre Giuliano Ruoso, vincitore nel 2005 e 2006, Enrico Zille e Fabrizio Martinis, mentre Andrea De Luna sta lavorando per reperire il budget necessario Come nel 2005, quando la corsa resuscitò dopo tre lustri di oblio, anche quest’anno saranno i piloti pordenonesi a dare manforte perché l’Azzanorally (1/2 ottobre) possa rimanere un appuntamento irrinunciabile nel fittissimo panorama delle gare italiane, che però si riduce drasticamente se si guarda alle sole sfide sterrate. E’ proprio per questo, perché le gare su terra sono un patrimonio da salvaguardare come una specie in via di estinzione, che diventa importante la consapevolezza degli addetti ai lavori, i piloti in prima battuta, di dover rispondere alla chiamata “alle armi”.

In gioco c’è la conservazione della specialità nella sua versione più agguerrita, la guida sui fondi a scarsa aderenza dove s’impara a controllare la vettura nelle situazioni più imprevedibili e con il vantaggio, in genere, di pagare meno care le uscite di strada. A prenotare un ruolo da protagonista sono di sicuro Fabrizio Martinis, il finnico di Cordenons, ed Enrico Zille che sulla terra ha macinato moltissimi chilometri nei suoi primi anni rallystici. “Per la gara di casa si fanno patti col diavolo pur di esserci – garantisce Martinis – e io conto di presentarmi assieme a Monica Tratter con un macchinone per puntare all’alta classifica. Spero, se la fortuna mi assiste, di dare una bella soddisfazione alle persone che continuano a darmi fiducia in questo sport bellissimo”. Propositi bellicosi anche per Zille, di nuovo in pista con il fratello Alessandro: “Avevo messo Azzano nel mio programma fin dall’inizio stagione, quando puntavo alla Coppa Italia. Poi ho avuto qualche disavventura, ma questa gara è troppo importante e sarebbe imperdonabile disertare. Con la Clio S1600 della Delta Rally credo di poter lottare per le posizioni di vertice”. Grandi manovre anche a Fontanafredda da parte di Andrea De Luna e Marika Rossetto: “Abbiamo qualche problema di budget – spiega piedone destro foglia larga – ma la voglia di correre è forte. Decideremo all’ultimo momento e non sappiamo ancora se optare per la Clio Williams, la Suzuki Swift o un’altra vettura”. Intanto giunge un segnale importante da Giuliano Ruoso, vincitore nel 2005 e 2006. Quest’anno intende schierarsi al via con una Renault Clio R3, scomodo antagonista per i pretendenti al trono delle due ruote motrici. “Non posso più battermi per il podio – sentenzia il driver avianese – però ce la metterò tutta per un risultato di prestigio”.