La spasmodica attesa per conoscere il plateau degli iscritti al 52° Rallye Sanremo, è terminata. Terminata indicando che dal 21 al 25 settembre, sul ponente ligure si potrà assistere ad uno spettacolo sportivo – ed anche tecnico – di qualità superiore, come nella migliore tradizione di una delle gare più amate al mondo. Dunque, decima prova dell’Intercontinental Rally Challenge e sesta del Campionato Italiano, il “Sanremo” numero cinquantadue, parte con i migliori auspici, parte dai ben 102 iscritti ed una qualità di piloti e di vetture semplicemente fantastica.

Come tale è il percorso, undici prove speciali per 220,030 chilometri su un percorso totale di 465,630. Il ponente ligure è dunque pronto ad aprire nuovi argomenti, nuovi scenari per entrambi i Campionati mettendo sul classico tavolo di gioco un percorso all’altezza del valore di chi vi correrà e cercherà di scrivere il proprio nome nell’albo d’oro. Un pronostico? Difficile… Come recita il famoso adagio “perché Sanremo è Sanremo”, coniato per il festival della canzone italiana ma spostato anche dal rally perché negli anni ha sempre esaltato il mondo sportivo, quest’anno più che mai non sarà facile prodursi in pronostici, sul fare nomi che possano occupare il podio assoluto.
Intanto balza all’occhio il record assoluto mondiale di vetture Super 2000 iscritte, ben 30 (il record precedente apparteneva al recente Rally Barum, con 28) e da lì si passa a scorrere l’elenco delle adesioni per volare con i sogni e la fantasia. Sarà capace un altro “straniero” di salire sul gradino più alto come fece Kris Meeke lo scorso anno, oppure sarà uno “dei nostri” a farlo, visto che la corsa tricolore è quanto mai accesa e con una classifica corta? Insomma, italiani contro stranieri: da una parte l’armata dell’IRC che propone i “senatori” della stagione, da Juho Hanninen a Freddy Loix, da Jan Kopecky, quest’anno anche attore nel “tricolore” a Kris Meeke a Bruno Magalhaes. Da Thierry Nueville ad Andreas Mikkelsen, da Niall McShea a Bryan Bouffier, Guy Wilks, sino ad arrivare al gradito ritorno di Gilles Panizzi (vincitore a Sanremo per ben tre edizioni di seguito, dal 2000 al 2002), al via con la Proton Satria.

E i “nostri”? Il vessillo tricolore sarà portato in alto dal meglio del meglio: dal leader della classifica Paolo Andreucci, fresco vincitore al Rally del Friuli, a Luca Rossetti. Per loro, a Sanremo, sinora una vittoria a testa e stiamo certi che cercheranno il bis senza mezzi termini. Come il bis lo cercheranno anche Giandomenico Basso e Renato Travaglia (che torna sulla grande Punto Abarth), anche loro in lizza per i posti al sole della corsa allo scudetto. A dare man forte ai “senatori” italiani ci saranno altri validi interpreti del “bel paese da corsa”: si parte da un altro vincitore del “Sanremo”, Alessandro Perico (che trionfò nel 2005) per proseguire con Piero Longhi (cui invece il successo in riviera manca nel carniere), ad Andrea Navarra, al sempreverde Gianfranco Cunico (una vittoria, nel 1993), al veronese Umberto Scandola (che a Udine ha già vinto matematicamente il titolo riservato ai piloti “indipendenti), ai toscani Tobia Cavallini e Rudy Michelini.

Poi ci sarà la bella novità. Bella, grande e sicuramente ammiratissima: la nuova Citroen DS3 gruppo R, vale a dire l’ultima nata della Casa del “doppio chevron”svezzata da poco e già vincente in categoria. La porteranno in gara in due: con una punta di orgoglio “nazionale” si seguiranno le vicende dell’aostano Elwis Chentre (che sinora ha corso nel tricolore con la Peugeot 207 S2000) ed il giovane francese Mathieu Arzeno. Si tratta dunque di un mix avvincente di sport e tecnologia che guarda al futuro prossimo. Tutto da vedere anche il confronto “Produzione”, dove tutti saranno a rincorrere il leader, il valetellinese Andrea Perego, colui che, con la Mitsubishi Evolution, ha comandato il primo scorcio di stagione. A contendergli il successo, che lo metterebbe sempre più in una posizione di favore per vincere il titolo, ci saranno i “soliti” con cui ha duellato sino ad ora, vale a dire il campano Angrisani ed il romano Rendina. Una pattuglia di giovani rampanti pronti a graffiare per farsi notare.

Ecco cosa proporrà la corsa riservata agli “Junior”. Con i lombardi Stefano Albertini (il leader) e Andrea Crugnola pronti a duellare tra loro e con altri validi esponenti della linea “verde”, come il francese Pierre Campana, il romagnolo Simone Campedelli ed trentino Fabrizio Ferrari. Sono loro, quelli da tenere d’occhio, gli stessi che, insieme all’esperto Bizzarri saranno della partita nel Trofeo Renault Clio Top. Rimanendo in tema di “monomarca”, anche l’altra serie che frequenta spesso i palcoscenici tricolori, vale a dire il Trofeo Abarth 500, proporrà sfide di forte impatto. Capitanati dal già vincitore della serie (“investito” in Friuli), il parmense Roberto Vescovi, saranno da tenere d’occhio i giovani, che si lotteranno diversi premi sostanziosi a loro dedicati: dal siciliano Andrea Nucita a Giacomo Costenaro a De Filippi e Pietro Cinotto (il figlio di Michele, uno dei grandi degli anni ottanta, che correrà pure lui con una Skoda Fabia S2000), si aspettano prestazioni e spettacolo.

Diverse anche le agili Super 1600 presenti, con alla guida diversi validi piloti capaci di andare a vincere tra le vetture a due ruote motrici, ingaggiando duelli sul filo dei decimi di secondo contro i più recenti modelli del gruppo R classe 2000 cc. Gabriele Tognozzi (primo di categoria nel 2008), Massimo Lombardi, Aaron Burkart ed Andrea Carella cercheranno di fermare l’idolo locale Danilo Ameglio, che nelle strade amiche cercherà il classico piazzamento di vertice. Non mancheranno anche la punta “rosa” e quella dei driver locali, questi ultimi pronti a fare da pedine imprevedibili.

Occhi puntati, per il confronto femminile, su Patrizia Sciascia, anche lei in gara sulle strade di casa con una Peugeot 207 S2000, con la quale avrà da confrontarsi alla turca Burcu Cetinkaya, mentre la pugliese Donatella Lato, l’unica sinora a punti nel ranking nazionale, cercherà di tirar su punti pensando proprio allo scudetto “rosa”. Oltre ad Ameglio, il blasone dei piloti “di casa” sarà portato in alto da Alessio Pisi, Manuel Villa e Sandro Sottile: anche loro andranno in cerca di rinnovata notorietà in un palcoscenico certamente inflazionato.

Il programma di gara: ricognizioni del percorso il 21 ed il 22 settembre con modalità ed orari definiti e sotto lo stretto controllo di ufficiali di gara. Dopo questo primo momento “agonistico”, certamente determinante per la riuscita del risultato in gara, i concorrenti potranno svolgere le operazioni di verifica amministrativa e tecnica già dalla serata di mercoledì 22 (facoltative, dalle 18,00 alle 23,00) presso il Piazzale della ex stazione ferroviaria. Sempre mercoledì 22, alle 18,00 avrà luogo l’apertura del villaggio rally all’interno del parco assistenza, posizionato come consuetudine sul lungomare, una costante di successo in quanto permette a tutti di poter vivere da vicino il colorato ed affascinante mondo dell’automobilismo ed interagire con esso. Le verifiche proseguiranno l’indomani, giovedì 23 settembre dalle 09,00 alle 16,00 e dalle 12,30 alle 17,00 avrà luogo lo shake down, il test con le vetture da gara in località San Romolo.

Esaurita la fase preliminare, la gara scatterà alle ore 13,00 di venerdì 24 settembre. Sarà una giornata dura ed esaltante insieme, che terminerà a Sanremo oltre la mezzanotte. Il programma prevede le sfide su strade che appartengono di diritto alla storia sportiva: Coldirodi, Apricale e Monte Bignone, prima da correre singolarmente poi tutte insieme andando a formare la temuta “Ronde” di ben 44 chilometri. In totale, dopo sei prove speciali, i concorrenti avranno percorso 108,610 chilometri di sfide sugli oltre 220 di percorso.

Sabato 25 settembre la giornata conclusiva, altre cinque prove speciali, nello specifico quattro più quella “televisiva” della RAI di Bajardo di neppure due chilometri di lunghezza ma buona per far apprezzare al grande pubblico l’essenza della specialità delle corse su strada. Le altre due prove, quelle del monte Ceppo e Passo Teglia, sfiorano entrambe i trenta chilometri, parlare di giornata “tranquilla” è certamente fuori luogo. Alle 15,37 l’epilogo dopo altri 111,420 chilometri competitivi.