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Et voilà, ecco servito il settimo titolo mondiale consecutivo. Sebastien Loeb non è voluto venir meno alla sua fama di insaziabile cannibale e sulle strade di casa, nella sua Alsazia, nella sua città natale di Haguenau, ossequioso al banchetto che gli avevano preparato gli organizzatori con impeccabile tempismo (optando le strade vicine al confine tedesco rispetto a quelle abituali della Corsica) ha lasciato poco più degli avanzi a tutti i suoi avversari.
60esima vittoria in carriera, un successo che gli ha permesso di vincere il suo ennesimo titolo mondiale, il settimo, e per di più consecutivo, un’impresa difficilmente raggiungibile, se non imitabile, in qualsiasi altra disciplina sportiva. Non possono non venire in mente i trionfi di Michael Schumacher, ma i 7 successi del campione tedesco non possono vantare il pregio, non indifferente, della consecutività.
Sulle strade di casa Loeb ha attaccato sin dalla prima speciale chiudendo la prima giornata con 25 secondi di vantaggio su tutti gli avversari. Un attacco che si esaurito solo dopo la vittoria della 11esima prova contro il tempo del Pays D’Ormont, la più lunga della giornata. Raggiunti gli oltre 40 secondi di vantaggio Loeb ha potuto alzare il piede e gestire il vantaggio accumulato prima dell’apoteosi davanti alla sua gente prima che dei suoi tifosi. Un successo giunto al termine di una stagione dominata: sei successi in 11 tappe del Mondiale, un campionato in cui in verità mai nessuno è riuscito a mettere in crisi il cannibale, merito anche di una C4 che si è dimostrata superiore alla nemica Ford sia sull’asfalto, sia soprattutto sulla terra dove lo scorso anno la Focus era apparsa quasi superiore alla rivale francese tanto da portare Mikko Hirvonen a giocarsi il titolo con Loeb sino all’ultima gara.
Tanto è vero che alle spalle del cannibale sono spesso comparsi i nomi dei suoi compagni di marca (da Ogier a Petter Solberg sino a Dani Sordo) ben prima di quelli dei due piloti Ford, Hirvonen e Jari Matti Latvala.
ORDINE D’ARRIVO: 1. Sebastien Loeb/Daniel Elena (Fra/Mon) – Citroen C4 3h05’49″3; 2. Daniel Sordo/Diego Vallejo (Spa) – Citroen C4 + 0’35″7; 3. Petter Solberg/Chris Patterson (Nor/Gbr) – Citroen C4 + 1’16″8; 4. Jari-Matti Latvala/Miikka Anttila (Fin) – Ford Focus + 1’29″3; 5. Mikko Hirvonen/Jarmo Lehtinen (Fin) – Ford Focus + 3’43″8; 6. Sebastien Ogier/Julien Ingrassia (Fra) – Citroen C4 + 11’55″9; 7. Federico Villagra/Diego Curletto (Arg) – Ford Focus + 14’15″4; 8. Matthew Wilson/Scott Martin (Gbr) – Ford Focus + 14’26″9; 9. Henning Solberg/Stephane Prevot (Nor/Bel) – Ford Fiesta + 16’48″9; 10. Patrik Sandell/Emil Axelsson (Sve) – Skoda Fabia + 17’12″3.
MONDIALE PILOTI: 1. Sebastien Loeb (Fra) – Citroen Total 226 punti; 2. Sebastien Ogier (Fra) – Citroen Junior Team 166; 3. Jari- Matti Latvala (Fin) – BP-Ford Abu Dhabi 144; 4. Petter Solberg (Nor) – Petter Solberg 133; 5. Daniel Sordo (Spa) – Citroen Total 125; 6. Mikko Hirvonen
(Fin) – BP-Ford Abu Dhabi 104; 7. Matthew Wilson (Gbr) – Stobart M-Sport Ford 60; 8. Federico Villagra (Arg) – Munchìs Ford 36; 9. Henning Solberg (Nor) – Stobart M-Sport Ford 33; 10. Kimi Raikkonen (Fin) – Citroen Junior Team 21.