Il finlandese vuole una monoposto da mondiale, Boullier un progetto di tre anni. In molti pensano a una operazione montata ad hoc per mettere pressione agli sponsor del russo Petrov. E proprio il compagno di Kubica si mostra tranquillo: “Ci sono i presupposti per continuare a lavorare”

Brusco stop nella trattativa tra Kimi Raikkonen e la Renault. Il finlandese sembra sempre più dubbioso sull’ipotesi di un ritorno nel Circus. A non convincere l’ex ferrarista il progetto della Renault. Un cammino, quello voluto dal boss Boullier, troppo lungo per Kimi che invece vorrebbe lottare fin da subito per il mondiale piloti. Il team è in crescita e i buoni risultati della stagione in corso, merito soprattutto di Kubica, hanno portato nuovi sponsor e la voglia di investire per il futuro. La Renault vuole tornare grande ma per farlo ci vuole tempo e fatica. I sacrifici è pronto a farli il polacco, per il finlandese invece la volontà sembra mancare.

A parlare dell’operazione Raikkonen è sempre il solito Turun Sanomat. La stampa finlandese infatti segue da vicino, e in modo più che attendibile, la difficile trattativa tra il team francese e il campione del mondo adesso impegnato nel mondiale rally. Secondo la versione online del quotidiano Kimi avrebbe già messo da parte l’ipotesi formula uno. O almeno questa ipotesi formula uno. Se c’è da soffrire e crescere meglio rimanere nel rally è a questo punto l’idea del pilota.

La trattativa Raikkonen-Renault? Mai esistita. C’è poi chi parla addirittura di un’operazione inventata a tavolino per mettere pressione a Petrov e ai suoi sponsor. Il finlandese non avrebbe mai contattato mister Boullier per un ritorno in formula uno. Sarebbe stato lo stesso team francese a tagliare fuori Petrov almeno a parole per poi convincere gli investitori a trattare per la stagione 2011. Insomma, il caso Raikkonen si tinge anche di giallo.

Ma a frenare l’ipotesi Raikkonen arrivano le dichiarazioni proprio di Petrov. Il russo si mostra ottimista e pronto a rinnovare: “Non sono per niente preoccupato. Io continuerò a fare il mio lavoro in Renault e i presupposti per crescere ci sono. Io credo in questo progetto e il team crede nel mio lavoro”. Capitolo chiuso?

Andrea Prete / Eurosport