La tappa di apertura del 13° Pharaons Rally è stata folgorante per il Team Aprilia Giofil. Francisco “Chaleco” Lopez ingrana la marcia giusta e vince la tappa con ben 5 minuti di vantaggio sul portoghese Helder Rodrigues. Ma soprattutto l’asso cileno riesce a precedere il favorito Marc Coma di oltre sedici minuti, tantissimi, considerato il fatto che il catalano corre con una 690.

Chaleco ha guidato a fondo dall’inizio alla fine: partito questa mattina dalle Piramidi di Giza per trentasettesimo, Lopez è uscito dalla speciale di 366 chilometri per quarto, superano dunque ben 33 piloti. Il successo del Team Aprilia Giofil è stato completato dalla fantastica prova di Alex Zanotti. Il sammarinese sta testando la nuovissima versione “light” della Tuareg 4.5 ed ha subito trovato il giusto feeling, concludendo la tappa al terzo posto assoluto, staccato da Lopez di tredici minuti.

Anche gli altri due alfieri del Team diretto da Filippo Assirelli, il catalano Gerard Farres e Matteo Graziani, si sono comportati molto bene. Il primo ha ottenuto la sesta posizione assoluta, mentre Graziani, assente da due anni dalle gare in Africa, ha preferito guidate con prudenza, ottenendo comunque il decimo posto assoluto.Domani la seconda tappa porterà a Bir Karawein con 353 chilometri di prova speciale. Francisco Lopez: “E’ stata una tappa molto bella, anche se velocissima.

Ho approfittato del fatto di partire indietro, anche se ho comunque fatto molta attenzione ai cambi di direzione.” Alex Zanotti: “Mi sono trovato subito bene con la nuova moto. La distribuzione di pesi è ideale e ti aiuta in molte situazioni. Non pensavo di essere andato fortissimo, invece all’arrivo ho realizzato di aver fatto un ottima tappa.”

Nella lotta tutta francese sulle quattro ruote, invece, la spunta subito il favorito Jean Louis Schlesser, nipote dell’ex-pilota di Formula Uno e plurivincitore della Dakar. Il campione in carica Eric Vigoureux, suo principale antagonista, è stato infatti autore di una semi-capottata, perdendo parecchie decine di minuti per rimettere in sesto la sua Chevrolet. Per lui il Faraoni inizia in salita. Finisce invece subito quello dei gemelli padovani De Lorenzo: Aldo e Dario hanno rotto il cambio della loro Isuzu dopo un centinaio di chilometri e la loro auto sta già raggiungendo El Alamein da dove rientrerà in Italia.
SECONDA TAPPA
Al bivacco di El Rammak, all’ombra del tendone dell’organizzazione o dei camion al loro seguito, i piloti si rimettono in forze in vista della seconda tappa con destinazione Bir Karaween. Un totale di oltre 350 chilometri tra salite, discese, lunghe dune e – per alcune decine di chilometri – la scenografia mozzafiato di alcuni campi coltivati strappati al deserto. Ovviamente, da quelle parti, niente pazza gioia di fuoripista.