46 sta a 125 come 3 sta a 1. No, forse no. Questa non è la proporzione giusta, assolutamente. La proporzione tra gli iscritti al Rally d’Italia – Sardegna 2010 e gli equippaggi del Rallye Sanremo 2010, non regge il confronto tra i fondi che l’ACI ha utilizzato per mettere in piedi la gara sarda, in confronto a quelli usati dall’ACI Sanremo, per permettere lo svolgimento della gara della Città dei Fiori.

In Liguria hanno utilizzato, euro più euro meno, i soldi che a Roma hanno deciso di dare ad Eurosport per le dirette sarde. Un confronto che non può reggere, nemmeno per l’immagine e per il pubblico, e questo non è accettabile per una federazione come la nostra. Invece di essere contenta di avere due rally nei massimi campionati internazionali, dei quali uno ha fatto la Storia del nostro sport, non la è.

Già, il rally più sentito dev’essere quello organizzato dai piani alti, punto. Ma niente da fare con la Storia della gara sanremese. Il pubblico la sente tanto, tantissimo. E nonostante non faccia più parte del circuito mondiale, ha sempre un enorme seguito. Perchè? Perche “Sanremo è Sanremo”. Ma attenzione, il prossimo anno potremmo non averlo il Rallye Sanremo, almeno la manifestazione italiana più seguita sarebbe il Sardegna, finalmente.

Nella proposta del calendario del prossimo CIR, infatti, la gara sanremese non c’è. Dicono per un punteggio, dato dagli osservatori, più basso di qualche centesimo rispetto al 1000 Miglia. E dicono anche che bisogna rispettare il principio di rotazione. Quel principio copiato dal WRC, grazie al quale entrano nel Mondiale gare senza storia e senza senso. Ma non dicono che il Rally di Finlandia, ad esempio, non rispetta la rotazione. Già, dicono. Ma siamo sicuri che nella capitale non vogliano sbarazzarsi del Sanremo e, di conseguenza, della “scomoda” presenza dell’IRC, che negli ultimi anni sta riscuotendo grandissimo successo? Bah, all’esecutivo la risposta. Fatto sta che, fanno sapere dall’ACI Sanremo, “la gara senza CIR non si farà. Non riusciremmo a “rientrare” (economicamente, ndr) senza gli iscritti che porta il CIR.”

E così l’Italia perderà l’IRC (il Vallais è alla porta per riprenderselo subito), il TRA non avrà la gara ligure ma, soprattutto, il pubblico perderà il Sanremo, il rally che ha fatto la storia del rallismo nostrano. E scusate se è poco…