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Da rilevare un trauma cranico e una frattura del bacino in questo inizio di Dakar, che vede il dominio del francese tra le moto e quello dello spagnolo tra le auto. La prossima tappa sarà lunghissima: 500 km. La Dakar è appena iniziata (siamo solo alla seconda tappa), ma ci sono già i primi incidenti, uno addirittura grave. Si tratta dell’argentino Ademar Heguiabhere, che gareggiava nella categoria quad. Il pilota, cinquantenne, è ricoverato in ospedale a Còrdoba dopo aver riportato un trauma cranico e lesioni al torace. Non è andata meglio a Rafal Sonik, polacco, che sullo stesso tipo di mezzo ha riportato una frattura alla mano sinistra. Incidente serio anche nelle moto, dove Cyril Esquirol, francese, è caduto fratturandosi il bacino e la spalla sinistra.
La corsa, però, come sempre va avanti. Le prime a terminare la tratta di giornata, gli oltre 300 km della speciale Còrdoba-San Miguel de Tucumán dopo 440 km di trasferimento, sono state le moto. Taglia il traguardo davanti a tutti Cyril Despres: il campione in carica, in sella alla sua KTM impiega 3h19’11”, 1’49” in meno rispetto allo spagnolo Marc Coma, sempre su KTM. Terzo l’altro transalpino David Casteu, su Sherco, staccato di 3’46”. Nella classifica generale, Despres guida con 2’35” di vantaggio su Coma, mentre al terzo posto c’è Faria, a 6’13” (di cui un minuto di penalità per “eccesso di velocità” e conseguente revoca della vittoria della prima tappa).
Tra le auto (324 km), si impone ancora Carlos Sainz. Lo spagnolo, su Volkswagen Touareg Race3, stacca la stessa auto, ma guidata da Al-Attiyah, di 1’03”; non tarda molto, dopo il principe del Qatar, il francese Stephane Peterhansel, a 1’34” dal leader. Con questo successo Sainz consolida la sua leadership, con 3’05” proprio sul francese, mentre il qatariano della Volkswagen è terzo a 3’19”.
La prossima tappa sarà la San Miguel de Tucumán – San Salvador de Jujuy: sono previsto 231 km di trasferimento e 500 km di speciale per le auto, mentre per le moto e i quad saranno 521.
Ilaria Bottura / Eurosport