Il corpo a Sassari, la testa sulla moto e il cuore a Buenos Aires, in Argentina, dove domani parte la Dakar 2011. Il pilota Luca Manca seguirà la corsa più famosa e maledetta del mondo da casa. «Solo su internet, ma non in televisione, perché starei troppo male a vedere le immagini dei miei amici in sella».

Il centauro sassarese ha comunque sentito al telefono alcuni dei piloti che prenderanno parte al Rally che tre anni fa si è trasferito dall’Africa (originariamente si chiamava Parigi-Dakar) al continente sudamericano. È rimasto inalterato lo spirito della gara: un percorso per piloti ardimentosi e preparatissimi che in quindici giorni (partenza e arrivo a Buenos Aires) si snoda per 9.605 chilometri fra l’immensa distesa della “pampa” argentina, le prove speciali vicino alla Cordigliera delle Ande e soprattutto nel temibile deserto cileno dell’Atacama. Dove il 7 gennaio scorso Luca Manca fece un volo con la sua Ktm che lo portò a un passo dalla morte. Il motociclista sassarese è guarito perfettamente ed è risalito persino in sella, allenandosi duramente con tempi ottimi, ma è ancora un po’ presto per pensare alla madre di tutte le corse.

Luca Manca è comunque informatissimo: «La grande novità di quest’anno è che la cilindrata delle moto è stata ridotta da 700 a 450, proprio per cercare di ridurre gli incidenti. Le moto sono quindi meno potenti e saranno premiate ancor di più l’abilità dei piloti e le caratteristiche tecniche del mezzo».

Anche questa edizione sarà aperta alle moto, le auto, i camion e i quad. Soltanto nella due ruote (bike) sono 186 i piloti iscritti. Numero uno della lista lo spagnolo Marc Coma, della KTM: l’amico al quale nella scorsa Dakar Luca Manca cedette una ruota per aiutarlo, nonostante fosse in quel momento quinto (e il gesto fu celebrato dalla stampa come esempio di sportività). Il numero due è il vincitore dell’ultima edizione, il francese Cyril Despres, sempre della Ktm. «Loro due sono tra i favoriti, ma devono guardarsi dall’Aprilia, che propone ben tredici piloti sulla sella della bicilindrica moto della casa veneta, e tra questi soprattutto da Francisco Lopez, arrivato terzo l’anno scorso». Tra i piloti italiani iscritti, Ivan Boano e Giulio Napoli (su Beta), Fabrizio Mugnaioli su Ktm e Silvia Giannetti, la prima donna italiana ad essersi iscritta alla Dakar, arrivata tra l’altro seconda nella classifica femminile dell’anno scorso.

In chiusura una curiosità: Luca Manca ha provato quest’estate ad Alghero alcune Ktm che i tecnici stanno approntando per la Dakar del 2012. E magari tra un anno il centauro sassarese entrerà nella lista dei coraggiosi che sfidano il deserto.

GIAMPIERO MARRAS
fonte: L’Unione Sarda