Nel 2011 torna un evento sportivo che ha fatto storia nell’automobilismo. A 110 anni di distanza dalla prima “epica” edizione e proprio nell’anno in cui si festeggeranno i 150 anni dell’Unità d’Italia, il Giro d’Italia Automobilistico del 2011, partirà a ottobre da Torino e raggiungerà Roma dopo 5 giornate di gara percorrendo oltre 1500 km. L’identità del percorso si ispira a quella che l’Automobile Club Torino seppe impostare e gestire, quando, dal 1973 al 1980, e ancora nel 1988 e 1989 ripropose la manifestazione, con un’ alternanza di prove in circuito e di prove stradali.

I circuiti identificati per l’edizione 2011 sono: MONZA, FRANCIACORTA, MODENA, IMOLA, MUGELLO, MAGIONE e VALLELUNGA. Completeranno la parte competitiva del percorso un numero significativo di prove stradali di velocità in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio.

Lo spettacolo sarà offerto, come nelle precedenti edizioni, dai piloti provenienti dalle varie specialità: pista, rally, gare endurance e velocità in salita. Gli equipaggi potranno includere fino a due piloti ed un navigatore per consentire agli specialisti della pista e della strada di alternarsi alla guida.

La partecipazione al GIRO sarà aperta a vetture moderne sia “pistaiole” che “rallystiche”.
Il pubblico potrà così vedere in azione le GT quali Ferrari 430, Porsche GT3, Aston Martin, Audi R8, Lamborghini Gallardo, Maserati Trofeo, Lotus Exige, Chevrolet Corvette, oltre ai i modelli dei campionati monomarca come Seat Copa, 500 Abarth, Renault e delle gare internazionali: WTCC, DTM, V8 Superstars, 24h del Nurburgring, assieme alle S2000 Peugeot 207, Punto Abarth, Skoda Fabia, Ford Fiesta, alle WRC Citroen C4, Xsara e Ford Focus, ai Gruppi N Subaru e Mitsubishi, ai Gruppi R Renault Clio, Fiat 500 Abarth ed ai Gruppi A.

Sullo stesso percorso delle vetture moderne, avranno la possibilità di sfidarsi selezionate e prestigiose vetture storiche, che dovranno appartenere all’epoca delle ultime edizioni del Giro, dal 1973 al 1980: Lancia Stratos, Beta MonteCarlo Turbo, De Tomaso Pantera, Fiat Abarth 124 e 131, Porsche Carrera, Ferrari 308GTB, Opel Kadett.

Ma la carovana del GIRO D’ITALIA AUTOMOBILISTICO non è solo un evento sportivo:
per il pubblico oltre alle competizioni negli autodromi e sulle prove stradali, ci sarà l’occasione di veder sfilare le vetture nelle sedi di tappa, che avranno luogo nelle maggiori città lungo il percorso.

Nella ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia da Torino a Roma, per un’esperienza di sport, passione, cultura e stile italiano.

Nel lontano 1901 si svolse la prima edizione del “Giro d’Italia in automobile”.
Un’impresa,che aveva principalmente lo scopo di propagandare l’automobile ed invogliare gli italiani ad acquistarla e a servirsene.

Quando nel 1973, l’Automobile Club Torino, scelse di ricollegarsi a questa manifestazione, nacque il “Giro d’Italia Automobilistico”.

Con questa gara, l’A.C.TO. intese lanciare un nuovo tipo di competizione, che senza staccarsi dal rally di tipo tradizionale, ponesse anche l’accento sul fattore velocità. Il Giro d’Italia Automobilistico coniugò così la componente “regolaristica”, con il trasferimento dei concorrenti per strade normali ed i controlli orari, con quella “velocistica”, corse in circuito e prove stradali.

Una competizione moderna che, per la lunghezza e la competitività del percorso, suscitò grande interesse tra i piloti e le case costruttrici, imponendosi negli ambienti sportivi internazionali.

Dopo la partenza da Torino la carovana, in circa 5 giorni, si trasferiva via strada verso i più importanti circuiti dell’epoca, Monza, Varano, Imola, Misano, Mugello e Vallelunga.
Lungo il percorso, i piloti affrontavano anche prove stradali cronometrate, Cesana-Sestriere, Parma-Berceto, Arezzo-Passo dello Spino e Rieti-Terminillo.

All’arrivo i concorrenti avevano percorso oltre 2.000 Km.

Il Giro d’Italia Automobilistico, insieme al Tour de France Auto, si impose così come un test completo di guida sportiva, richiedendo ai piloti capacità velocistiche e di improvvisazione, in pista e nelle prove stradali, sull’asciutto e sul bagnato, di giorno e di notte. Nelle edizioni che si svolsero dal 1973 al 1980 presero parte al Giro i più famosi piloti della pista: Villeneuve, Patrese, Alboreto, Regazzoni, Schekter, Merzario e dei rally: Munari, Alen, Biasion, Rohrl, Cerrato. Ma non solo loro, perchè il Giro ha sempre attirato tanti gentleman, che avevano così l’occasione di confrontarsi con i piloti professionisti.
Gli equipaggi alla partenza del Giro, si sono alternati alla guida di vetture che hanno fatto la storia delle corse automobilistiche: Lancia Stratos e Beta MonteCarlo Turbo, Fiat Abarth 131e X1.9, Alfa Romeo 33, Porsche Carrera, De Tomaso Pantera, Ferrari Daytona e 308 GTB, Renault Alpine, Opel Kadett.

Una corsa di alto livello agonistico, un grande spettacolo.

Una carovana attraverso l’Italia, che offriva momenti di sport nei circuiti e nelle prove stradali, ma anche momenti di popolarità ed entusiasmo nei centri abitati e nelle piazze dove il grande pubblico aveva la possibilità di avvicinare i suoi beniamini.

Albo D’Oro

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[TD=width: 33]1901[/TD]
[TD=width: 233]Felice Nazzaro[/TD]
[TD=width: 306]Fiat 8 hp[/TD]
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[TD]1973[/TD]
[TD]Casoni – Miganti[/TD]
[TD]De Tomaso Pantera[/TD]
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[TD]1974[/TD]
[TD]Andruet – “Biche”[/TD]
[TD]Lancia Stratos Turbo[/TD]
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[TD]1975[/TD]
[TD]Pianta – Scabini[/TD]
[TD]Fiat Abarth 031[/TD]
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[TD]Facetti – Sodano[/TD]
[TD]Lancia Stratos Turbo[/TD]
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[TD]“Vittorio C.” – Monticone[/TD]
[TD]Porsche 935[/TD]
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[TD]1978[/TD]
[TD]Alen – Pianta – Kivimaki[/TD]
[TD]Lancia Stratos[/TD]
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[TD]1979[/TD]
[TD]Moretti – Schon – Radaelli[/TD]
[TD]Porsche 935 TT[/TD]
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[TD]1980[/TD]
[TD]Patrese – Alen – Kivimaki[/TD]
[TD]Lancia Montecarlo Turbo[/TD]
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[TD]1988[/TD]
[TD]Patrese – Biasion – Siviero[/TD]
[TD]Alfa Romeo 75[/TD]
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[TD]1989[/TD]
[TD]Francia – Cerrato – Cerri[/TD]
[TD]Alfa Romeo 75[/TD]
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