Domenica 27 Febbraio 2011 sul circuito di Pragelato, si svolgeranno le premiazioni della serie ICE CUP 2010-2011. Dalle 09.00 alle 12.00 tutti i protagonisti della serie daranno vita ad un esibizione sul circuito Pragelatese, regalando agli spettatori un ultima possibilità di vedere in azione gli spettacolari bolidi del ghiaccio che hanno infiammato l’inverno dell’arco alpino. Alle 12.30, al termine di questa esibizione, si terranno le premiazioni ufficiali, con l’incoronazione del campione della quinta edizione Oriano Agostini e dei cinque titoli in palio.

Un occasione per tutti i protagonisti del ghiaccio di divertirsi (prima del disgelo) dando spettacolo senza l’assillo dei cronometri. Una giornata di festa per tutta la macchina organizzativa dell’ICE CUP che a Livigno ha chiuso la sua quinta stagione. La pista per festeggiare i suoi cinque anni di vita non poteva che essere quella di Pragelato, che nel lontano gennaio 2007 diede i natali al campionato che ha rilanciato l’attività invernale.

A sedersi sul trono quest’anno sarà un uomo di mare, il riminese Oriano Agostini, che dopo un paio di stagioni in chiaro scuro è finalmente riuscito a scalare i vertici della classifica, dando un importante iniezione velocistica alla regolarità che aveva già sfoggiato in passato. La sua Mitsu per ben due volte, a Pragelato ed a Livigno, gli ha fatto tremare le gambe, ma alla fine gli ha permesso di lasciarsi tutti alle spalle.

Protagonista di spicco di quest’edizione, il Bolzanino Aldo Pistono. Con la sua fida Citroen Saxo è andato a bissare il successo nel Promotion, ma soprattutto grazie alla Mitsubishi Lancer gruppo N (made in Valtellina) è riuscito a strappare il titolo IRC Production dalle mani di Matteo Sizzano, che con lo scivolone di Livigno ha dovuto cedere la piazza d’onore alla Subaru di Alessandro Pregnolato. Mentre il neonato titolo IRC WRC riservato alle regine dei rally è andato alla Ford Focus di Tonino Marchetti, un sicuro protagonista delle prossime stagioni.

Il titolo WSC Internazionale, riservato alle vetture prototipo più pesanti provenienti dalla velocità su terra, và all’ Albese Cristiano Rubba. La sua Punto questa volta non lo ha mai tradito, ed in un format che andava a premiare la componente endurance, ha dimostrato la competitività di queste vetture nonostante il dazio che pagano alla pesa. Alle sue spalle la Mitsubishi del giovanissimo Alessandro Pettenuzzo, la rivelazione della stagione, un ragazzino che davanti a se ha un luminoso futuro.

Protagonista a spot ma più che mai degno di menzione Andrea Chiavenuto, protagonista assoluto sia a Riva Valdobbia che a Livigno. Il biellese nella classifica generale ha bruciato il suo compagno di squadra Flavio Castegnaro, il gentleman torinese che senza il doppio passo falso di Riva avrebbe potuto ambire al titolo.