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Raikkonen: Il mio apprendistato prosegue bene, devo migliorare sulla terra

La stagione Rally è appena cominciata e come l’anno scorso la maggior parte dei riflettori sono puntati su Kimi Raikkonen, il grande personaggio della Formula 1 che ha deciso di mettersi alla prova in un campionato completamente differente, nel quale le vetture non raggiungono i 300km/h ma che passano in stretti sentieri tra alberi e muri non protetti, con l’imprevisto sempre dietro l’angolo che può rovinare tutto.

Assieme al navigatore Lindstrom la prima gara stagionale, sui ghiacci dei vicini svedesi, Kimi ha racimolato un 8° posto che deve essere considerato un discreto risultato soprattutto per quanto dimostrato dalla Ford, capace di monopolizzare il podio a scapito della Citroen. Il prossimo appuntamento in Messico non è previsto per il finlandese che tornerà della partita al Rally di Portogallo dopo alcuni test su terra che ritiene necessari per continuerà il suo miglioramento nello stile di guida e di conoscenza della macchina.

Attraverso il suo sito internet ufficiale l’ex pilota Ferrari esprime le sue sensazioni per quanto riguarda la prima corsa e le aspettative future: “Prima della Svezia abbiamo avuto solo un giorno per testare così ovviamente c’è molto da imparare. Sebbene mi senta bene sull’auto, purtroppo la gara è ancora la gara e quando competi in un contesto meteo stimolante e mutevole è comunque difficile. Ogni volta al termine di un rally senti che saresti potuto andare più rapido. Ma la cosa più importante è che questo tempo trascorso mi è servito per imparare e migliorare molto dall’altro anno. La Svezia è stato un buon inizio di stagione. Il prossimo per noi sarà il Portogallo. Prima però avremo dei test. È tempo di lavorare duro soprattutto sulla terra”.

Un ulteriore aspetto che Raikkonen sta tenendo in considerazione è l’accuratezza delle note per incrementare il feeling con il suo navigatore e cercare di ottenere informazioni più precise per spingere maggiormente sull’acceleratore: “Dobbiamo ancora focalizzarci sul ritmo delle note. Non ci sono stati molti posti nei quali abbiamo sbagliato ma ce ne sono stati diversi per i quali abbiamo dovuto modificare le note prima del secondo passaggio. Se le sbagli è molto difficile mantenere la macchina in strada. Certamente è una sfida lavorare sotto questo aspetto. Ma è stato bello tornare a gareggiare qui ancora. Non abbiamo avuto particolari problemi e siamo sembrati più vicini ai tempi ottenuti dai migliori. In realtà è stato quasi più un rally semplice disputato in condizioni molto complesse”.

Luca Piana

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