“Kubica sei un mito…però aspettami”. La spiritosa “supplica” campeggia su una delle auto che partecipano al “2° Rally Ronde di Andora – Memorial Roberto Melotto” e si rivolge allo special guest di questa edizione: Robert Kubica, il pilota polacco di F1 in quota Renault, che arriva nella cittadina rivierasca con la naturalezza e l’umiltà di chi non si sente per nulla un privilegiato. “Ma perchè, i piloti di Formula 1 non sono persone normali come le altre?”, chiede di fronte a tutti quegli occhi puntati addosso.

Ci sono 119 macchine a concorrere con la sua nelle strade “bellissime ma molto impegnative” – come le ha definite Kubica – dell’Andorese. Un numero che sancisce il successo di una manifestazione che lo scorso anno era stata sospesa per la morte di Ballerini, il commissario tecnico di ciclismo.

“Il rally è la mia passione: ho trovato due giorni liberi e mi sono subito diretto in Riviera per questa manifestazione – dice il pilota di F1 – Questa per me è un’occasione per tenermi allenato anche per rally più importanti. Comunque mi hanno sempre parlato molto bene di questo evento sportivo, ed eccomi qui”. E, di fronte ai cartelli “supplichevoli”: “Mi fa molto piacere – commenta Kubica sorridendo – Un in bocca al lupo a tutti!”.