E pensare che c’è chi ancora lo chiama il “sesso debole”. Invece grinta e aggressività, forza e fermezza, oltre a una dose infinita di passione sportiva, sono anche gli ingredienti che spingono molte ragazze a scegliere il rally per esprimere tutta la loro personalità, in mezzo a una percentuale decisamente preponderante di colleghi maschietti. L’avventura dell’IRS 2011 sta per iniziare anche per loro, e nel mese della donna per eccellenza noi abbiamo deciso di intervistare la driver sanmarinese Ambra Cardinali, che correrà il campionato su Renault Clio RS navigata da Chiara Giglietti, anche lei proveniente dalla terra del Titano.

Ambra, forse la prima domanda ti sembrerà strana, ma vedere equipaggi femminili in questo mondo suscita sempre un po’ di curiosità: come inizia la tua passione per il rally?

“Inizia al fianco di mio padre, le prime gare le ho fatte con lui sulla Lancia, come secondo conducente. Belle esperienze, ho bei ricordi, di momenti molti divertenti. E’ subito nata una passione che non ne vuole sapere di estinguarsi, anzi…”.

Lo sai che non si deve mai chiedere l’età a una donna, ma dicci almeno da quanti anni gareggi…

“Beh, in questo ambiente molti mi conoscono e sanno la mia età, non è certo un problema. Con le competizioni non ho una grande esperienza alle spalle, diciamo che ho fatto in tutto una quindicina di gare compresi i circuiti. Ma l’esperienza si può fare solo correndo, dunque eccomi qua!”.

A proposito: molti tuoi colleghi maschi si limitano a fare le gare vicino casa, tu invece hai scelto un banco di prova molto severo come l’intero campionato. Come mai?

“Quest’anno volevo provare a fare qualcosa di diverso, non più solo cimentarmi nella mia zona. Sono molto determinata a fare meglio che posso, è un’esperienza nuova anche quella con Chiara, il nostro affiatamento è da collaudare, sperimentare e far crescere. C’è una sana attesa, non vediamo l’ora di metterci alla prova, e questo mi sembra un buon inizio non credi?”.

Vi siete date degli obiettivi particolari per questa vostra prima stagione completa? A livello di risultati agonistici, intendo.

“Il primo obiettivo è quello di divertirsi, come per molti di noi. Poi può sembrare ovvio dire che ce la metteremo tutta per far bene in ogni gara, ma in realtà questo richiede impegno, lavoro, serietà, maturità. Tutte cose che siamo pronte a mettere sul piatto, perché vogliamo migliorare e perché quando i risultati arrivano le sensazioni sono molto belle”.

Ecco, proprio questo volevo chiederti. Quali delle tue gare ricordi con particolare piacere?
“Per esempio quando ho fatto il primo posto femminile, mi pare fosse a Sarsina nel Rally Ronde del Rubicone e delle Colline di Cesena. Poi ho ottimi ricordi anche del Casentino, dove eravamo partite solo per fare esperienza e ci siamo trovate in una bolgia a 40 gradi con una prova lunghissima da percorrere. Quando superi bene un test difficile la passione ti prende ancora di più e non vedi l’ora di ripartire”.

Un’ultima domanda: come ti trovi in un ambiente così “maschilista”? Che rapporti hai con i colleghi piloti?

“Mi guardano un po’ così, con una certa curiosità ed è anche normale forse, ma nulla di più. Magari più che a me dovresti chiedere a loro cosa ne pensano delle ragazze che si mettono al volante”…

La chiacchierata si chiude con il rituale “in bocca al lupo” e l’arrivederci al Ronde del Grifo, dove anche per Ambra la nuova stagione inizierà a dare le prime risposte.