Massiccia partecipazione della scuderia cuneese alla seconda edizione del Rally delle Langhe, con partenza ed arrivo a Grinzane Cavourn (CN), attraverso ben quattordici equipaggi presentatisi sulla pedana di partenza. Delusione per uno degli equipaggi più accreditati alla vigilia, Armando Defilippi es Elena Sommariva, fermi nel corso della quinta prova speciale per rottura dell’alternatore della Peugeot 207 S2000.

Ritiro lampo per Andrea Rovera e Maurizio Masasso, su Renault Clio S1600, costretti allo stop nel corso della seconda prova, causa di problemi al leveraggio del cambio.

Buon terzo posto assoluto, primo di Classe N4 e secondo di Gruppo N per Davide Destefanis e Marco Bolla, vincitori della scorsa edizione, veloci e sempre spettacolari con la Mitsubishi Evo IX, tanto da meritarsi il premio “Langhe AttacK” messo in palio dallo staff di Piemontrally, riservato all’equipaggio giudicato più combattivo e spettacolare attraverso una votazione fra il pubblico.

Sesto posto assoluto e quarto di Classe R3C, ottenuto in una classe che annoverava al via alcuni fra i migliori piloti italiani delle Renault Clio R3, per Gilberto Calleri e Flavio Bevione, molto soddisfatti oltre che per i buoni tempi realizzati, anche per aver fatto ulteriore esperienza con la vettura francese, in vista di futuri impegni agonistici.

Quinto posto di Classe FA7 e 36° assoluto per Franco Lanzone e Luca Scavino, su Peugeot 205 GTI, sesto posto di Classe FA7 e 47° assoluto per Ermanno Savoiardo e Giuseppe Malvicino, su Peugeot 309, con entrambi gli equipaggi impegnati a contenere, per quanto possibile, i distacchi dalle più potenti vetture Renault Clio Williams.

Uscite di strada per Osvaldo Pirra e Riccardo Bruno, su Peugeot 206 RC, nel corso della terza prova e per Daniele Aimasso e Claudio Calleja, su Renault Clio Williams, nel corso della prima, entrambe conclusesi fortunatamente senza conseguenze per i piloti.

Ottimo 16° posto assoluto e primo di Classe FA6, dopo aver realizzato il miglior tempo in tutte le prove speciali, per Omar Negro e Clara Rigotti, che hanno condotto all’esordio la nuova Peugeot 106, ottimamente preparata dallo stesso pilota astigiano. Ventinovesima posizione assoluta e terza di Classe FA6 per i compagni di vettura Carlo Colomba e Alberto Veronese, autori di una gara regolare e senza errori.

Gara molto positiva per gli astigiani Paolo Iraldi e Sergio Pregno, dominatori della Classe FN2 dalla prima all’ultima prova, con oltre 40 secondi di vantaggio sui diretti inseguitori, piazzatisi al 18° posto assoluto con la Peugeot 106 del team B&B Motors. Ritiro invece per i compagni di classe e di vettura Gianluca Costa ed Alessio Gremo, usciti di strada nel corso dell’ottava prova speciale, quando occupavano il sesto posto della Classe FN2.

Vittoria di Classe A0 e 31° posto assoluto per il giovane equipaggio formato da Simone Vacchetto e Daniele Corbani, su Fiat 600 Sporting del team Scacco Matto Racing, bravi a non commettere errori e ad accumulare ulteriore esperienza con la “piccola bomba” di casa Fiat.

Secondo posto di Classe FN1 e 51° assoluto, infine, per il giovanissimo Simone Costa, alla terza gara della sua ancor breve carriera sportiva, navigato da La Bella Anita, su Peugeot 106 Rally.

Grazie ai piazzamenti ottenuti dai propri equipaggi, il Provincia Granda Rally Club ottiene il primo posto nella speciale classifica riservata alle scuderie.

In contemporanea alla gara piemontese, si è svolta nelle vicinanze di Arezzo la quinta edizione della Ronde Valtiberina, gara valida per il Challenge CSAI Raceday Ronde Terra, alla quale erano presenti due equipaggi portacolori della scuderia diretta da Aldo Dellatorre.

Dura poco più di cinque chilometri la gara di Damiano Defilippi e Fabio Grimaldi, costretti al ritiro a causa di un problema elettrico della loro Renault Clio Williams FN3.

Terminano la competizione, invece, i genovesi Alessandro Multari e Roberta Brizzolara, su Peugeot 106 Rally, fortemente penalizzati nel corso del prima prova dall’innevamento di un concorrente che li precedeva, con conseguente ritardo a causa delle operazioni necessarie per liberare la carreggiata. Nel secondo passaggio l’ulteriore beffa della sospensione della prova con relativo tempo imposto, relegava l’equipaggio ligure molto indietro in classifica generale. Ottenevano il terzo tempo di classe nel passaggio successivo ma nel quarto erano costretti ad abbassare il ritmo, pur non avendo la possibilità dello scarto, a causa delle condizioni pessime del fondo sterrato segnato dai passaggi dei concorrenti. Concludevano la gara al 63° posto assoluto, terzo di Classe FA5 e primo fra i trofeisti, risultato che sarebbe stato ben diverso senza le traversie che hanno ostacolato la corsa dell’equipaggio ligure.