Alla scoperta delle tappe del nuovo campionato: intervista a Maurizio Zordan dell’ORT, organizzatore della prima gara dell’International Rally Series 2011. Il colpo di pistola dello starter è partito sabato scorso con l’apertura delle iscrizioni, e già si respira in quel di Crespadoro (Vicenza) l’atmosfera di grande attesa per la terza edizione del Rally Ronde del Grifo. Una gara che vuole confermare il suo trend di in crescita, come ci ha confermato Maurizio Zordan dell’ORT, la società organizzatrice presieduta da Oscar Marzotto.

“Stiamo lavorando sodo per fare una bella gara, in linea con le passate edizioni. L’anno scorso abbiamo avuto 12 super 2000 e 6-7 World Rally Cars là davanti, potendo contare comunque su un centinaio di iscritti sempre di alto livello”.

E quest’anno come sono i primi segnali?
“Direi ottimi, dopo pochi giorni abbiamo già 25 iscrizioni e c’è ancora molto tempo. Se il buongiorno si vede dal mattino… Ma non è solo la quantità che conta, noi abbiamo avuto sempre equipaggi di prim’ordine e un bel parco macchine per la gioia degli appassionati. Basta guardare l’albo d’oro: Gasparotto su Xsara ha vinto nel 2010 e Cunico l’anno prima, con la Focus WRC”.

Cosa significa per voi esser la prima tappa del campionato IRS 2011?
“Siamo molto orgogliosi di esserci, la presenza nel campionato è sinonimo di serietà, importanza, immagine. Ci tenevamo molto a far parte del campionato, ora sappiamo di essere tra le otto Ronde più importanti del panorama italiano. Chiaro che è richiesto un impegno ai massimi livelli, e per noi che lo facciamo soprattutto per passione il lavoro è tanto, però davvero ne vale la pena”.

Come è strutturata la vostra scuderia?
“Il team è nato per seguire un pilota, Massimo Dal Ben che ha vinto per 3 anni il trofeo Peugeot top 306; a dividerci il lavoro siamo una decina di appassionati di Criscino, località del vicentino che confina con Arzignano. A tal proposito, voglio ringraziare il Comune di Crespadoro nella persona dell’Assessore Gian Pietro Dalla Costa, già navigatore e grande appassionato, che ci ha permesso di realizzare nel suo territorio una prova speciale splendida”.

Ecco appunto, ne vogliamo parlare?
“La prova è la migliore palestra che un pilota possa desiderare, tredici km e mezzo di tratto cronometrato, molto tecnica, non dà un attimo di respiro, è davvero bellissima. Tutti lo possono vedere nel nostro sito, con le sue grandi variazioni altimetriche è davvero unica”.

Per vincere qui un pilota cosa deve avere?
“Deve essere tecnico e veloce, pronto a “leggere” le variazioni del tracciato, in una parola deve essere completo e assistito al meglio da una grande vettura. Ecco perché a primeggiare è sempre qualcuno con gli attributi. Dopo Cunico e Gasparotto non vedo l’ora di conoscere il prossimo”.