Otto prove speciali affrontate con grande intelligenza e sagacia tattica. La tranquillità e la sicurezza del campione. E così Paolo Andreucci, navigato da Anna Andreussi, ha iscritto per la quinta volta il proprio nome nel prestigioso Albo d’Oro del Costa Smeralda: dopo averlo vinto nel 2001 con la Focus WRC, nel 2006 con la Punto S2000, nel 2008 con la Mitsubishi Lancer EVO IX, bissa con questa vittoria quella ottenuto nel 2009 al volante di una Peugeot 207 S2000.

In testa alla gara al termine del primo giorno, il pilota garfagnino, dopo aver staccato il miglior tempo sulla prova di apertura della seconda giornata, 1500 metri di sterrato sotto gli occhi attenti delle telecamere di Raisport, è entrato con grande decisione sugli oltre ventinove chilometri della la prova di Coiluna infliggendo quasi diciassette secondi a Scandola (Ford Fiesta S2000) e venti a Rossetti (Abarth Grande Punto S2000) lasciando intendere di non avere nessuna intenzione di cedere il passo ai rivali nel tricolore. Per Umberto Scandola, alla prima esperienza sulla terra con la Ford Focus, la soddisfazione di aver lottato ad armi pari con il campione italiano e di aver ottenuto il miglior tempo in due delle otto prove speciali disputate. “Siamo soddisfatti, la macchina si è comportata sempre bene, abbiamo purtroppo perso una trentina di secondi sull’ultima prova del primo giorno ma va bene così. Abbiamo temuto di non arrivare”.

Terzo gradino del podio per Luca Rossetti: il friulano dell’Abarth ha lottato fino all’ultimo metro per sopravanzare il giovane pilota veneto ma, nonostante l’ottimo parziale sull’ultima speciale, non è riuscito a recuperare il distacco accumulato lungo i 138 chilometri cronometrati. Quarta piazza per Mauro Trentin su Peugeot 207 S2000. Il veneto, primo tra i protagonisti del Trofeo Rally Terra, beneficia dei ritiri eccellenti del norvegese Mikkelsen e del toscano Aghini e si porta al secondo posto nella classifica provvisoria di Trofeo alle spalle di Giuseppe Dettori. Il pilota di casa, autore di una gara di alto livello assecondato al meglio dalla sua Ford Fiesta, paga un banale errore ad un controllo orario che ne ha penalizzato il risultato finale: tre minuti di penalità che lo hanno fatto precipitare in settima posizione assoluta .

Da applausi la prestazione del giovane Simone Campedelli che con la Citroen Ds3 a due ruote motrici ha concluso quinto assoluto davanti al

lombardo Andrea Perico, non a proprio agio sulle strade bianche di Gallura. “ Per noi era importante arrivare e non sbagliare. Siamo riusciti nell’intento.”

Bella la lotta nel produzione tra le Mitsubishi di Fabio Gianfico e Maurizio Angrisani arrivati nell’ordine dopo una sfida senza esclusione di colpi.

Chiude la Top Ten Massimiliano Tonso in coppia con Maurizio Barone. Il biellese ha cercato di limitare i danni e non commettere errori con la Ford Fiesta.

Ritiro invece, dopo la prova televisiva per Piero Longhi con la 207 della Twister Corse , quarto alla fine dalla prima giornata. Grande la delusione del piemontese. “ Peccato, stavamo facendo la nostra gara senza prendere particolari rischi, visti i ritiri di Mikkelsen e Aghini era l’occasione per riaprire il Trofeo Rally Terra”.

Concludono il 30° Rally Costa Smeralda, 23 dei 42 equipaggi al via. Tra i ritiri eccellenti, oltre a quelli dei già citati Longhi e Micchelsen e Agini, quello di Chentre

Classifica provvisoria del 30° Rally Costa Smeralda –

1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 207 S2000) in 1:33’13.6;
2. Scandola-D’Amore (Ford Fiesta S2000) a 35.7;
3. Rossetti-Chiarcossi (Grande Punto S 2000) a 38.5;
4. Trentin-De Marco (Peugeot 207 S2000) a 6’46.5;
5. Campedelli-Fappani (Citroen Ds3) a 6’50.0;
6. Perico-Carrara (Peugeot 207 S2000) a 6’54.7;
7. Dettori-Corda (Ford Fiesta S2000) a 7’23.5;
8. Gianfico-Tolino (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 8’08.6;
9. Angrisani-Pollicino (Mitsubishi Lancer Evo X) a 10’06.9;
10. Tonso-Barone (Ford Fiesta S2000) a 10’35.9