Il pilota biellese ed il navigatore astigiano conquistano un sofferto podio (il quinto consecutivo con la Peugeot 207 S2000 della Twister) al rally novarese. Stoici a portare la vetture alla fine della prima tappa, scatenati nella seconda, dal chilometraggio artificialmente ridotto. Se il rally avesse la lunghezza prevista avrebbero potuto vincere?

“Poteva andare meglio, poteva andare peggio. Un secondo posto che non ci soddisfa, ma fermarsi era peggio”. È un Corrado Mancini che valuta se il bicchiere sia mezzo vuoto o mezzo pieno dopo il 34° Rally 111 Minuti dello scorso fine settimana, sabato 16 e domenica 17 luglio, che l’equipaggio portacolori della Twister Corse ha chiuso al secondo posto assoluto, staccato di 6”2 dai vincitori Fabrizio Margaroli-Anna Fatichi. Una gara dal doppio volto, assolutamente tempestoso, e non solo per le proibitive condizioni meteorologiche, sabato sera, e con il sole domenica. “Appena siamo scesi dalla pedana di partenza di Novara ci siano accorti che c’era un problema elettrico che inibiva il perfetto funzionamento del cambio”. Arrivati al parco assistenza di Omegna i meccanici della Twister sono stati molto bravi ad individuare il problema, ma nei 15 minuti a disposizione non hanno potuto risolvere il guaio. “A quel punto però noi eravamo abbastanza tranquilli perché le difficoltà di cambiata c’erano, ma avremmo perso poco rispetto alla concorrenza” commenta il navigatore astigiano ma biellese di nascita. Ed infatti sul primo passaggio al Mottarone Bocchio-Mancini sono secondi assoluti ad appena 2/10 da Margaroli, mentre nella successiva Sovazza il divario in prova sale a 3”9, ma non è preoccupante. “La gara l’abbiamo persa in quel momento. I meccanici della Twister sono stati bravissimi a risolvere il problema elettrico, ma non sono potuti intervenire sull’assetto della 207 S 2000” sottolinea Mancini che capisce in quel momento che occorre correre in difesa. Le Pirelli RE, montate su un assetto rigido, non permettono a Bocchio-Mancini di attaccare. Il ripassaggio sul Mottarone in pieno diluvio fa perdere altri 7”9 da Margaroli, e nella successiva Sovazza, Bocchio segna addirittura il nono tempo assoluto con 18”4 da Margaroli. Si va al riposo con Bocchio-Mancini in ritardo di 30”4 dai fuggitivi Margaroli-Fatichi, addirittura attaccati dagli inseguitori più vicini, che inseguono a 1”4. Di che abbattersi, soprattutto perché nella seconda parte di gara, causa il ritiro del permesso al transito da parte della Provincia di Vercelli sulla prove di Ponte Sales e la riduzione a soli 5,64 della Valpiana i margini di recupero sono estremamente ridotti.

Ma il pirata è il pirata e domenica mattina alza sul pennone della sua 207 la bandiera corsara e parte all’attacco. Nel primo passaggio a Valpiana recupera a Margaroli 8”5, e nel secondo 15”7. “Con i se e con i ma non si fa la storia delle gare. Avremmo recuperato il divario su Fabrizio se si fossero disputate tutte le prove speciali? Non possiamo saperlo e lui è stato bravissimo, specie sabato sera. I dati numerici dicono che abbiamo recuperato 24”2 in 11,28 km di tratti cronometrati” calcola da esperto navigatore Corrado Mancini che conclude: “Voglio ringraziare i meccanici della Twister che ci hanno fornito una vettura perfetta e sono stati bravissimi ad individuare e risolvere il problema elettrico. Siamo qui dispiaciuti per non essere stati in grado di lottare per il successo; ma senza la loro bravura ora saremmo qui a recriminare per un sicuro ritiro”. Insomma, alla fine per Corrado Mancini il bicchiere è sicuramente mezzo pieno.