Iscrizioni aperte fino al 9 settembre. La corsa tricolore ha molti elementi per invogliare la partecipazione di vecchi e nuovi protagonisti. Il record di sei vittorie del “drago” Sandro Munari appare al momento insuperabile, ma intanto nell’albo d’oro manca il nome di Paolo di Andreucci e l’esacampione toscano cercerà di colmare la lacuna

Per iscriversi ci sarà tempo fino a venerdì 9 settembre. E siccome si ha bisogno sempre di stimoli adeguati per affrontare un impegno oneroso e scomodo come una gara Cir sistemata a fine stagione, ecco cinque buoni motivi per fare il Rally San Martino. IL CONTESTO Non bastasse lo splendido anfiteatro naturale costituito dalle Pale dolomitiche, da prati verdi e boschi lussureggianti, nonché il collegamento con altrettanto incantevoli vallate circostanti, ci sarà pure festa a San Martino da martedì a sabato per accogliere nel migliore dei modi la carovana del rally e mettere assieme appassionati, turisti e concorrenti della gara moderna e storica.

LA STORIA Il drago Sandro Munari ha raccolto successi dappertutto, ma i sei sigilli al San Martino (5 al volante, 1 come navigatore) sono un diadema unico, record che resterà forse insuperato. Ripercorrere le stesse strade, seppure asfaltate, dove hanno messo le ruote il mito vivente della specialità e tanti altri eroi del rallysmo d’antan, è un modo per accordare il presente al passato e mantenere intatto il fascino dell’arte del traverso. IL TRICOLORE Quest’anno la corsa torna nell’elite del campionato italiano assoluto. Opportunità succulenta di confronto tra i big della serie scudettata e i driver locali e del triveneto, sempre smaniosi di dimostrare classe e talento davanti a una platea di intenditori. Il pilota da battere, manco a dirlo, sarà l’esacampione Paolo Andreucci sinora mai vincitore al San Martino, “lacuna” che farà di tutto per colmare.

LE PROVE SPECIALI Ci sarà l’aperitivo serale con il crono spettacolo sul piazzale Rosalpina, poi due tappe caratterizzate da cinque diverse prove speciali: Manghen, Val Malene, Sagron, Gobbera e Col Perer. Tracciato tortuoso, impegnativo, saliscendi che logora motore e freni, grande variabilità di condizioni meteo. Divertimento assicurato in macchina e a bordo strada, per chi vorrà godersi lo spettacolo. LA CENA DI GALA Raramente piloti e navigatori (fatti salvi i rapporti di amicizia) trascorrono assieme del tempo che non sia quello di incontri fugaci alle verifiche, al parco assistenza, ai riordini e all’incolonnamento all’arrivo. La cena di gala, offerta dalla San Martino Corse il mercoledì di vigilia della gara, costituisce l’occasione per una serata conviviale senz’altro impegno che quello di gustare piatti e parole in allegria.