Passato al comando dalla quinta prova speciale della prima tappa, il pilota ufficiale Abarth ha saputo tenere salda in mano la leadership sino alla bandiera a scacchi. Il resto del podio al già Campione Italiano Andreucci ed al bergamasco Perico, entrambi su Peugeot. Assegnati i titoli “produzione” a Gianfico e “due ruote motrici” a Campedelli. Tra le vetture storiche, vittoria per il valtellinese Da Zanche, con una Porsche 911.

Sono i friulani Luca Rossetti e Matteo Chiarcossi, i vincitori del 47. Rally del Friuli, penultima prova del Campionato Italiano Rally, svoltosi tra la serata di giovedì scorso ed il pomeriggio odierno.

L’equipaggio ufficiale Abarth a bordo della Grande Punto S2000 aveva preso il comando della gara ieri, rilevandolo dal veronese Umberto Scandola, in coppia con il senese Lorenzo Granai (Ford Fiesta S2000), rimasto leader per il lasso di tempo di cinque prove, prima di fermarsi per problemi di trasmissione.

Rossetti, che in questa occasione giocava “in casa”, essendo originario di Pordenone, riproposto con vigore il proprio binomio con la vettura torinese dopo quasi una stagione sofferta, vincendo davanti a Paolo Andreucci ed Anna Andreussi, sulla Peugeot 207 S2000 ufficiale, già Campioni Italiani 2011 da prima delle ferie. Rossetti, con questa vittoria ha rafforzato la sua seconda posizione assoluta in Campionato, soprattutto staccando con decisione Scandola ed anche Gianfranco Cunico (entrambi con i suoi stessi punti prima di questa gara), quest’ultimo pure ritirato per problemi di trasmissione ieri mattina.

Terzi assoluti sono giunti i bergamaschi Alessandro Perico-Fabrizio Carrara (Peugeot 207 S2000), rientranti alle gare dopo una pausa di circa due mesi. Quinti in classifica generale prima dell’impegno udinese, i due sono adesso risaliti al terzo posto assoluto, grazie ad una prestazione concreta ed esente da errori.

Quarta assoluta la Citroen DS3 R3 ufficiale di Simone Campedelli e Danilo Fappani. La coppia portacolori della Casa transalpina con questa prestazione si è aggiudicata la Coppa CSAI riservata alle due ruote motrici, mentre invece la corsa per lo scudetto tricolore degli Junior “Under 28” obbliga tutti a concentrarsi sull’ultimo atto stagione di San Martino di Castrozza tra due settimane. Infatti, i siciliani Andrea Nucita e Giuseppe Princiotto, con una Renault Clio R3, con una gara sofferta dovuta a problemi di elettronica e due forature (una per tappa), hanno visto la bandiera a scacchi soltanto in ottava posizione assoluta e quarto in categoria, obbligando quindi a porre la parola fine alla stagione sulle dolomiti trentine.

Dalla quinta alla nona posizione, tutte le vetture arrivate sono Renault Clio R3, rispettivamente gli esemplari di Ferrarotti (vincitore del Trofeo Clio Top), Signor, Bosca, il già citato Nucita, e Asnaghi, mentre la top ten è completata dalla Mini John Cooper Works di Andrea Perego, brillante nella prima parte di gara ieri e poi arretrato nel ranking assoluto per una “toccata” con conseguente danneggiamento di una sospensione.

L’altro trofeo presente, il Peugeot Competition 207 Top, ha visto il successo del piacentino Gabriele Cogni ai danni del toscano Alessio Beneventi.

Nella corsa riservata al tricolore “Produzione” la situazione è stata subito in mano al napoletano Fabio Gianfico, con una Mitsubishi Lancer EVO IX, dopo che il rivale per la corsa al titolo, Maurizio Angrisani si era fermato ieri per incidente. Con questa penultima occasione stagionale Gianfico ha fatto suo il titolo italiano di categoria, pur chiudendo la gara con il cuore in gola a causa di una “toccata” stamani con la quale ha danneggiato entrambe le ruote lato destro della vettura.

La classifica della Mitropa Rally Cup è stata appannaggio del tedesco Gassner (Mitsubishi Lancer Evolution) e la gara valida per il solo Challenge di zona è andata all’idolo locale Claudio De Cecco davanti al conterraneo Massimo Guerra, entrambi con una Peugeot 207 S2000.

L’irrinunciabile appuntamento “storico” del Rally Alpi Orientali Historic, valido come consuetudine sia per il Campionato Europeo che Italiano della specialità, è stato praticamente un monologo del valtellinese Lucio Da Zanche, con una Porsche 911 Rsr.

Arrivato a Udine con la leadership della serie tricolore, il pilota della Villorba Corse ha preso il comando dalla prima prova svolta in centro a Udine giovedì sera scorso, per andare poi a vincere la metà delle dodici prove regolarmente disputate. Da Zanche ha lottato con forza contro le Lancia Rally 037 del sammarinese Marco Bianchini e dello spettacolare bresciano “Pedro”, quest’ultimo poi affondato in classifica durante le prime battute di oggi per una “toccata” e conseguente foratura.

Da Zanche ha allungato in classifica assoluta di Campionato Italiano, a Udine era raggiante: “Sono felice, oggi ho perso un poco, dopo che “pedro” è stato rallentato dalla foratura mi sono mancati gli stimoli, ma poi ho reagito. Sono doppiamente felice in quanto sono riuscito a tenere testa alle Lancia Rally come a Sanremo”. Bianchini ha concluso al secondo posto e terzo il piemontese Enrico Brazzoli (Porsche 911 SC), il quale ha incrementato il suo vantaggio del gruppo 3 del Campionato continentale.
Quarto ha poi finito il norvegese Walter Jensen, anche lui con una Lancia Rally, con la quale ha espresso una notevole progressione da un avvio in sordina, riuscendo ad avere ragione del tedesco Rosenberger (Porsche 911), afflitto oggi da alcuni problemi di ordine meccanico.