Grande Renault Clio Super 1600 Balbosca che va ad Antibes e si porta via il primo del Gruppo 5, il primo della classe ed il primo per le due ruote motrici. L’impresa è riuscita grazie alla determinazione di Lorenzo Fabiano ed Edoardo Paganelli che sono stati autori di una gara superlativa che alla fine li vede anche ottavi assoluti del Rallye Antibes Côte d’Azur 2011, con davanti ben sei Super 2000 ed una N 4, ovviamente più potenti.

Fabiani aveva iniziato la gara con prudenza guardandosi anche attorno e valutare gli avversari. Diciottesimo assoluto e quinto di classe dopo il primo scratch. Capita l’aria è partito all’attacco migliorandosi di prova in prova. Quarto di gruppo dopo tre prove, secondo dopo cinque quando anche in generale è risalito al tredicesimo posto. Conquista la prima posizione al termine dellaCol de Braus – Col de L’Ablé, la prova numero nove, ed in generale sale al nono posto dopo aver già primeggiato nella Roquesteron – Conségudes. Primo in classifica fa ancora sue altre tre speciali e dalla dieci si installa anche all’ottava posizione assoluta. Un risultato di tutto rilievo per la Renault Clio Super 1600 e di Lorenzo Fabiani che ha dimostrato, oltre che di saper gestire la corsa, di essere pilota anche molto veloce.

Meno bella invece la prestazione della Peugeot 207 Super 2000, impegnata nel Rally Due Valli a Verona. Marino Gaiardoni e Andrea Marzari non sono riusciti ad andare oltre l’ottavo posto assoluto ed il quinto di classe. In una gara non facile con avversari di livello, per Gaiardoni è stato subito chiaro che le alternative erano poche. Lui ci ha provato e, dopo essere precipitato al decimo posto e settimo di classe, ha fatto il possibile ed in due prove è risalito di due posizione riuscendo a chiudere anche al sesto posto il terzo passaggio di Ca’ del Diavolo. Gaiardoni, che era al suo rientro in una gara sull’asfalto dopo tre anni, era anche la prima volta che era alla guida di una Super 2000 e della Peugeot 207 in particolare, un’auto con cui il pilota scaligero ha fatto molta più fatica del previsto nello sfruttare il suo potenziale.