La seconda edizione della Ronde del Monte Caio, sull’Appennino Parmense, ha riscosso un notevole successo e gli equipaggi della Scuderia Proracing hanno partecipato in buon numero con alterne fortune. Claudio Tiramani ed Enrico Bracchi, a bordo della solita Clio R3 by Erreffe, hanno concluso
la loro prova al ventunesimo posto assoluto e quinto di classe R3C, disputando una gara regolare e siglando, come di consueto per il Tira, tempi pressoché identici sui quattro passaggi.

In classe FN2 si registra la prima vittoria di classe per Massimo Dallavalle, navigato da Elena Tiberti su Peugeot 106 Rallye, Max ha offerto una prova superlativa concedendo ai diretti inseguitori solo la prima speciale per poi vincere le successive tre ed ampliare il margine a proprio favore. Questo successo accresce le convinzioni delle qualità di Max, che finora non aveva potuto esprimere gareggiando con la poco competitiva Golf.
Quarto posto di FN2 per Paolo Chimenti, che per una volta ha abbandonato il ruolo di navigatore per tornare, dopo oltre due anni al volante. Ottimamente coadiuvato da Ramona Alpegiani, Paolo si è da subito insediato a metà classifica, difendendo la posizione nelle ultime battute.

Tanta amarezza per il trittico di equipaggi presenti in classe FA7: Paolo Fulgoni ed Andrea Guglieri hanno patito inevitabili problemi di gioventù alla Clio Williams ultimata poche ore prima delle verifiche. All’uscita del riordino notturno la vettura non ne voleva sapere di partire, ed ha costretto i ragazzi della VSport a spingerla per parecchie centinaia di metri in assistenza, e di conseguenza pagare diversi minuti di ritardo al CO. Nella prima prova si è rotta l’idroguida, mentre nella seconda, probabilmente anche a causa di un assetto ancora da perfezionare, un testacoda con lieve toccata ha messo la parola fine alla gara di Paolo ed Andrea.

Un po’ di apprensione ha suscitato l’uscita di strada di Massimo Guarnieri e Marco Balletti, ribaltatisi più volte con la Golf dopo aver centrato un tombino all’uscita di un taglio in PS2. Fortunatamente nessuna conseguenza fisica per l’equipaggio, che comunque sulla PS1 avevano dimostrato di procedere con un ottimo passo.
Michele Cavaciuti, al rientro dopo oltre due anni, stava viaggiando davvero forte con Ivan Capelli alle note. L’equipaggio lugagnanese era saldamente al terzo posto di FA7 quando il motore della Clio ha ceduto nel trasferimento verso l’ultima prova.