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Juha Kankkunen e Luca Pedersoli dominano alla grande il 9° Rallylegend

Juha Kankkunen, con Matti Janhunen (Toyota Celica St 185) domina alla grande il 9° Rallylegend, così come Luca Pedersoli, con Dino Maggioni (Peugeot 206 Wrc) si aggiudica il Trofeo Wrc, segnando la miglior prestazione cronometrica complessiva. Grande spettacolo dalle affascinanti Legend Stars, a corollario di una edizione strepitosa di Rallylegend, in un abbraccio di pubblico incredibile. Ma Rallylegend 2011 non finisce qui: domani, domenica 9 ottobre, chiusura in grande stile con “Stratos Anniversary” e “Legend Show”.

Repubblica di San Marino. Il quattro volte campione del mondo rally Juha Kankkunen, in coppia con Matti Janhunen, a bordo di una Toyota Celica St 185 del 1993 nei colori Grifone, ha dominato la nona edizione di Rallylegend, prendendo, già dalla prima tappa di venerdì, il largo nella classifica riservata a Storiche e Mith e centrando cosi il suo obiettivo: vincere e rifarsi del ritiro 2010, dovuto ad una malore fisico, quando comunque era in testa alla gara.

La Toyota che ha utilizzato sulle affollatissime speciali sammarinesi è lo stesso modello che lo ha portato al titolo Mondiale nel 1993. Nella classifica Rallylegend, alle spalle di “KKK”, ha chiuso il bergamasco Mauro Miele, ex campione di motocross, forte anche al volante, qui a bordo di una Bmw M3 E30, con Luca Beltrame alle note, mentre la lotta tutta sammarinese, per il terzo gradino del podio, tra Giuliano Calzolari e Marcello Colombini si è risolta nel finale a favore del primo, con Colombini, in quel momento alle spalle di Calzolari, purtroppo ritiratosi proprio nell’ultimo impegno crono. “Il Lupo”, come è conosciuto Calzolari nel mondo dei rally, con Corrado Costa alle note, si è presentato con la Ford Escort Rs Gruppo 4 ed ha dimostrato di avere superato le conseguenze del “botto” 2010, dove si infortunò seriamente ad un ginocchio. Tra i ritiri eccellenti quelli del campione del mondo 1985 Timo Salonen, per la rottura della scatola guida della Toyota Celica St 205 e del veloce Denis Colombini, con il motore della sua VW Golf Gti fuori uso, mentre il fuoriclasse uruguagio Gustavo Trelles è stato penalizzato da una Delta Hf con qualche problema di erogazione di potenza. In ritardo, ma non meno divertiti, anche Dario Cerrato (Delta Hf), Federico Ormezzano (Talbot Lotus) per due forature ed una “toccata”, Bruno Bentivogli (Alfetta Gtv6).

Nel Trofeo Wrc a dominare è stato il bresciano Luca Pedersoli, con Dino Maggioni, A.D. Magneti Marelli Aftermarket alle note, determinato fin dal via con la Peugeot 206 Wrc. La concorrenza più agguerrita aveva il nome del due volte campione del mondo Marcus Gronholm, in difficoltà nella seconda tappa per problemi alla turbina della sua Peugeot 206 Wrc, che poi lo hanno costretto al ritiro. Per Pedersoli anche la grande soddisfazione di aver realizzato il miglior tempo complessivo nelle prove speciali tra tutti i concorrenti al via. Tanto rimpianto invece per Paolo Dracone, al rientro nei rally dopo oltre venti anni e al debutto assoluto sull’asfalto, al quale il cambio della sua Peugeit 206 Wrc ha negato la soddisfazione di chiudere un Legend a podio.

Spettacolo di altissimo livello dalle “Legend Stars”, con tanti campioni del calibro di Hannu Mikkola (Audi Quattro A2), Harri Toivonen, Jacky Ickx, in coppia con il giornalista Emanuele Sanfront, Miki Biasion, Per Eklund, insieme a Paolo Valli (Lancia Delta S4), lo spagnolo Xavier Pina (Peugeot 205 T16), Steven Rochingham (Triumph Tr7 V8), con Yvonne Metha alle note, Piero Gobbi (Lancia Stratos), Dieter Depping, pilota e collaudatore Volkswagen.

“E’ stato un altro grande Rallylegend – commentavano alla fine ad una voce Vito Piarulli e Paolo Valli, “anime” dell’evento – con tanti campioni, tanti piloti, un bel gruppo di vetture storiche e iniziative collaterali di valore internazionale. E’ sempre difficile commentare Rallylegend, bisogna venire a vederlo a San Marino…”

Particolare attenzione è stata posta all’aspetto della messa in sicurezza del percorso delle prove speciali, dove la presenza del pubblico è stata massiccia, come sempre. Miki Biasion, impegnato tra le Legend Stars, era assai soddisfatto alla fine: “Volevo esprimere il mio ringraziamento alle tante migliaia di spettatori di Rallylegend – ci teneva a far sapere il due volte campion del mondo – per la responsabilità e la civiltà che hanno dimostrato, disponendosi correttamente in prova speciale, senza creare problemi di sicurezza. Hanno dimostrato di essere appassionati veri di rally, Rallylegend è per loro e sarà sempre un grande spettacolo grazie proprio alla collaborazione di spettatori come questi”.

MA RALLYLEGEND NON FINISCE QUI: DOMANI, DOMENICA 9 OTTOBRE, CHIUSURA ALLA GRANDE CON “STRATOS ANNIVERSARY” E “LEGEND SHOW”.

Uno spettacolo unico al mondo: una ventina di splendide Lancia Stratos gruppo 4, nelle livree sportive più famose e affascinanti, sono state uno dei centri di attenzione della massa di appassionati di Rallylegend, nei tre giorni da mercoledì a sabato. Nella mattinata di domani, domenica 9 ottobre, a partire dalle ore 9.10, arriva il grande giorno del “40° Lancia Stratos Anniversary”. Tutte le Stratos, con al volante tanti dei grandi campioni, tra i quali Sandro Munari, Tony Fassina, Fabrizio Tabaton, Adartico Vudafieri, Federico Ormezzano,che hanno contribuito a renderle leggendarie, sfileranno in parata sul percorso della prova spettacolo “The Legend”, per poi fare ritorno al Rally Village presso il Multieventi Sport Domus, per la presentazione e la elezione, da parte di una qualificata Giuria, del miglior esemplare rappresentativo, con successiva premiazione.

La adrenalinica chiusura di un altro Rallylegend di grande successo sarà il “Legend Show”, o meglio il “ 1° Rallylegend Superchallenge 2011”, con inizio alle ore 9.50, sempre di domenica 9 ottobre. Al volante di Lancia 037, Audi Quattro S1 e S2, Peugeot 205 T16, Lancia Delta S4 si sfideranno, tra gli altri, i campioni Miki Biasion, Hannu Mikkola, Paolo Andreucci, insieme ad una pattuglia di altri fuoriclasse, quali Michael Gerber, Giuseppe Bianchini, Lucio Peruggini, Marco Gramenzi e il “padrone di casa” Paolo Valli.

foto di Gianluca Briganti