La soddisfazione per la Sport & Immagine organizzatrice in collaborazione con l’Automobile Club Verona, la Car Racing, la Povil Race Sport ed il Valpolicella Rally Club della XXIX edizione del Rally Due Valli era iniziata già il venerdì sera quando dopo il via a Palazzina Masprone e passando all’ombra dell’Arena di Verona erano stati ben 133 gli equipaggi che avevano fatto scattare i cronometri dando ufficialmente il via alla competizione scaligera.

Un numero che indicava lo stretto legame tra i piloti e la storica gara scaligera, destinato a rafforzarsi dopo le parole di elogio raccolte a caldo sul podio al termine della gara il sabato sera.

L’attesa era molta, in quanto la sfida tra gli equipaggi si confondeva con la curiosità di vedere in azione sulle più belle e storiche prove speciali di Verona le migliori vetture del panorama rallystico non solo nazionale.

Dopo il riordino notturno a San Bonifacio, come da tradizione le sorprese al Due Valli iniziavano subito fin dal via, quando sulla prima prova speciale di sabato uno dei favoriti della vigilia, Emanuele Arbetti, si girava a Sprea facendo uno spettacolare

trecentosessanta gradi con la sua Skoda Fabia Super 2000, perdendo ben 25 secondi dalla testa della gara capitanata da Umberto Scandola, che prendeva subito in mano le redini della corsa nonostante alcuni problemi di tenuta di strada al retrotreno della sua Ford Fiesta Super 2000 A-Style. A chiudere il primo tratto cronometrato un già subito convincente ed incisivo Andrea Dal Ponte alla sua prima esperienza sia con una vettura a trazione integrale che con una Super 2000. Terza piazza provvisoria per l’altro osservato speciale (soprattutto dagli avversari), Eddie Sciessere sempre il migliore tra le vetture a due ruote motrici ed incurante del gap tecnologico che lo separa dalle Super 2000.
La seconda prova rivedeva nuovamente davanti a tutti Scandola nonostante un problema all’interfono che lo costringeva a fare quasi tutta la prova senza l’ausilio delle note, alle sue spalle si inseriva Smiderle e nuovamente Sciessere, poi Dal Ponte con i freni anteriori che tendevano a bloccarsi ed un Arbetti in rimonta.

Nel terzo passaggio dietro a Scandola si piazzava Arbetti, che risaliva in sesta posizione nell’assoluta nonostante un problema di gomme e forse causa del suo “show” nel primo passaggio. Terzo Dal Ponte, arrivato al riordino con il motorino d’avviamento rotto, seguito da Sciessere anche lui in crisi con le gomme.

Dopo il riordino ed il parco assistenza a San Giovanni Ilarione la gara rientrava nel vivo, con Scandola sempre mattatore, seguito da Dal Ponte ed un sempre più incisivo Smiderle, classifica di prova che rispecchiava la classifica assoluta dopo quattro speciali.
Il quinto tratto cronometrato, la “San Francesco”, regalava altre sorprese, con Smiderle fino a quel momento terzo, e Grobberio – sempre spettacolare nella guida – ottavo assoluto in rimonta al suo esordio con una Super 2000, che nell’arco di poco tempo erano entrambi costretti al ritiro a causa di un uscita di strada quasi nello stesso punto, mentre nel frattempo Sciessere perdeva molto tempo prezioso per un trecentosessanta gradi con la sua Renault Clio Super 1600. La classifica di speciale vedeva Scandola davanti ad Arbetti, in gran rimonta e risalito in terza posizione assoluta dopo aver finalmente risolto i problemi di gomme. Dietro di loro in prova non perdeva un colpo Dal Ponte, saldamente secondo nell’ assoluta.

La sesta speciale era la fotocopia della precedente per quanto riguardava le prime tre posizioni, con però un Sciessere quarto in ripresa seguito da un Campedelli sempre più veloce ed a suo agio all’ esordio con una Super 2000.

Le ultime due prove in programma si infiammavano con il tentativo di rimonta di Arbetti per agguantare la seconda piazza ai danni di Dal Ponte e la ritrovata velocità di Sciessere dopo che all’ultima assistenza si era scoperto che il problema di gomme che l’aveva afflitto fino a quel momento era dovuto alla convergenza anteriore sbagliata della sua Clio.

La penultima speciale vedeva così Scandola ripetersi avvicinandosi a grandi passi nell’apporre la sua firma nella gara di casa, seguito da Arbetti e per l’appunto Sciessere.
All’ultimo round Arbetti tentava lo strappo finale, andando a vincere la prova (l’unica che non ha visto il sigillo di Scandola) dopo una rimonta giocata sul filo dei secondi ma che non gli serviva a scalare di un gradino il podio finale che vedeva nell’ordine la vittoria al XXIX Rally Due Valli di Umberto Scandola e Michele Zampieri su Ford Fiesta Super 2000 A-Style, secondi a 1’02”3 i vicentini Andrea Dal Ponte e Christian Buccino su Peugeot 207 Super 2000 seguiti a poco più di solo tre secondi dall’altro equipaggio scaligero composto da Emanuele Arbetti e Franco Zantedeschi su Skoda Fabia Super 2000.

Con una guida di grande esperienza ma molto spettacolare Umberto Scandola ha permesso alle migliaia di appassionati presenti lungo tutta la corsa (esemplari in questa occasione) di capire ed apprezzare l’elevato livello di guida necessario per poter essere uno dei principali protagonisti del panorama rallystico nazionale. Con la sua vittoria al Rally Due Valli il pilota veronese inserisce inoltre per la prima volta nell’albo d’oro della gara scaligera il nome di una famiglia consacrata ai rally, con il padre ex pilota, ed il fratello e lo zio ancora in piena attività, un giusto riconoscimento per una grande passione che si tramanda nel più puro spirito sportivo delle corse.

“Sono felicissimo di questo risultato – esordiva Umberto all’arrivo – è stata una gara bellissima, dove mi sono molto divertito, a parte qualche piccolo problema è andato tutto bene e di questo vorrei ringraziare mio cugino Michele Zampieri, per l’occasione tornato al mio fianco come navigatore, e tutta la squadra per il lavoro che hanno fatto, oltre che naturalmente gli organizzatori per l’impegno necessario per rendere sempre più interessante questa gara.”

Solitamente la seconda piazza non rende la felicità di una vittoria, ma per Andrea Dal Ponte la seconda posizione assoluta al Due Valli di quest’anno è uno di quei risultati da incorniciare e di cui andarne fieri: “Era la mia prima gara con una vettura a trazione integrale e la prima con una Super 2000 – spiegava al termine il veloce pilota vicentino – non potevo chiedere di più, sono soddisfattissimo di quanto fatto, anche perché al via c’erano piloti molto forti, tutti in grado di giocarsi il podio, la gara poi è stata molto bella, interessante e con un pubblico stupendo.”

Chi non è salito sul podio pienamente soddisfatto di come sono andate le cose è stato sicuramente Emanuele Arbetti: “Senza il problema sulla prima prova speciale con tutto il tempo che abbiamo perso sicuramente sarei potuto arrivare secondo, io poi ho attaccato fino ala fine per recuperare, tanto che nelle ultime due prove con il buio ho abbassato i tempi della mattinata, sono comunque soddisfatto anche per la macchina, perché è stata perfetta, veramente un piacere portarla in gara in una gara bella come il Due Valli. Faccio i miei complimenti ad Umberto – concludeva – è un pilota molto veloce, e sono certo che se avesse la possibilità di correre anche nel Mondiale Rally potrebbe farsi valere anche in quel contesto.”

Quarta posizione assoluta forse un po’ stretta per Eddie Sciessere (navigato da Francesco Orian), condizionato per tre quarti di gara da un problema di convergenza alla sua Clio Super 1600, sempre velocissimo e pericoloso per tutti quando il mezzo glielo ha permesso, primo tra le due ruote motrici, anche se per il vicentino il gap tecnologico che lo separa dagli avversari in più di un’occasione è sembrato essere solo sulla carta.
Buon quinto assoluto ed autore di una gara in crescendo Renato Campedelli con alle note Enrico Fava, al suo esordio con una Super 2000, ha portato la Peugeot 207 Super 2000 al traguardo grazie ad una gara accorta ma sempre più incisiva man mano che prendeva confidenza con un mezzo non certo facile da portare al limite.

Dietro al veronese Campedelli si piazzano il trentino Daprà ed il pilota di casa Tacchella, sempre molto veloci con la Renault Clio Super 1600, i migliori delle due ruote motrici dopo l’imprendibile Sciessere. Ottavo Marino Gaiardoni, al suo rientro in una gara sull’asfalto dopo tre anni e per la prima volta alla guida della Peugeot 207 Super 2000, un’auto con cui il pilota scaligero ha fatto molta più fatica del previsto nello sfruttare il suo potenziale.

Dopo una gara tutta in rimonta a causa di un testacoda dovuto ad un problema al cambio sulla prima speciale, si piazzava ottavo assoluto e primo della sempre combattuta classe R3 Davide Pighi navigato da Valerie Ottaviano, sempre incisivo e veloce con la Renault Clio. Il gruppo N era appannaggio di Giuseppe Bertolini e Mauro Grassi su Mitsubishi Lancer Evo IX mentre la classifica femminile andava a Sabrina Tumolo e Linda Tripi che con il secondo posto di N3 consolidano la seconda piazza assoluta nel Campionato Triveneto.

Da sottolineare la presenza a sorpresa sul palco dell’arrivo del noto protagonista di Striscia la Notizia Jimmy Ghione. Dopo aver assistito al secondo riordino a San Giovanni Ilarione, il noto personaggio televisivo si è ripresentato in Piazza Brà per festeggiare assieme sul palco la vittoria dell’amico Umberto Scandola: “Sono sempre stato un appassionato di corse, anche se io sono più un pistaiolo – spiegava ai numerosi tifosi presenti – infatti sono riuscito a fare un salto qui perché sto correndo sulla pista di Franciacorta nel campionato Kia Venga BRC, questo non toglie che mi fa molto piacere assistere ad un rally come il Due Valli e soprattutto poter festeggiare la vittoria di Umberto nella gara di casa.”