David Richards annuncerà il destino del progetto MINI WRC dopo il rally di Monte Carlo, per il momento ci sono molte nuvole all’orizzonte e tutto è poco chiaro. L’anno scorso il progetto MINI WRC prese vita e con una divisione di ruoli Prodrive si occupò di sviluppare la vettura e non meno importante di trovare gli sponsor, mentre la BMW si prese carico dello sviluppo del motore 1.6 litri turbo da equipaggiare sulla MINI WRC. Prodrive è riuscita a sviluppare un’ottima vettura, ma ha fallito per quanto riguarda gli sponsor necessari per finanziare un corretto sviluppo della MINI nonostante Richards avesse a disposizione un marchio molto forte per attirare gli sponsor.

Questi sono stati probabilmente i motivi che hanno causato un così pesante attrito tra Prodrive e BMW, talmente pesante da lasciare fuori dal campionato costruttori la MINI che non è riuscita a trovare in tempo una soluzione che appianasse le divergenze tra i due. Oltre agli sponsors un altro segnale è arrivato dalla “vendita” del secondo sedile MINI a Pierre Campana ( si parla di circa 220.000 € che il pilota o chi per lui dovrà sborsare per correre su MINI ad ogni rally ) a discapito di Kris Meeke. Come se non bastasse per gli appassionati rallysti si aggiunge al danno la beffa, la BMW paga infatti un budget 20 volte superiore per il programma tedesco della DTM gran turismo ( una serie nazionale dove la casa tedesca corre con una BMW M3 DTM ) e non si spiega perchè i manager della BMW non abbiamo deciso di investire almeno la metà in una serie internazionale come quella del WRC.

La MINI JCW WRC continuerà comunque a correre nel Campionato del Mondo nonostante non sia iscritta come costruttore, il regolamento FIA consente l’iscrizione al campionato WRC anche se non si è iscritti al Campionato Costruttori. Quindi la Prodrive farà affidamento sulle vendite ai clienti e dovrà acquistare i motori direttamente dalla BMW che non li fornirà più gratuitamente a meno che nel frattempo non ci siano altre novità.

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