Dopo le prime tre prove speciali di sabato mattina, il 36. Rally 1000 Miglia continua ad essere dominato da Giandomenico Basso, in gara con la Ford Fiesta RRC. Il veneto, coadiuvato da Mitia Dotta, ha incrementato ulteriormente il vantaggio su Andreucci, pilota ufficiale Peugeot Italia, vincendo i tratti “Acquebone” ed “Irma e mettendo così una seria ipoteca sulla vittoria della gara.

Le impegnative prove della Val Trompia, ancora una volta, si sono rivelate molto difficili ed a farne le spese sono stati in molti. Il primo è stato il pilota ufficiale di Skoda Motorsport Juho Hanninen che, durante la prova “Colle San Zeno”, ha urtato leggermente un muretto, perdendo oltre un minuto. Così Umberto Scandola, pilota ufficiale Skoda Italia, è salito sull’ultima posizione del podio provvisorio, nonostante sia stato protagonista di un piccolo incidente subito dopo la fotocellula del fine prova del tratto “Irma”, durante il quale la vettura non ha subito danni rilevanti. Alle spalle di Scandola continua la gara regolare di Matteo Gamba (Peugeot 207 S2000), ora incalzato da Hanninen.

Sesta posizione virtuale per Stefano Albertini, in gara con la Peugeot 207 S2000 del programma supportato da ACI-CSAI, Pirelli e Racing Lions. Il bresciano continua il suo apprendistato con la vettura del Leone, migliorandosi di prova in prova. Il cuneese Luca Betti (Peugeot 207 S2000), vice-campione europeo in carica, è scivolato in settima posizione a causa di una foratura, con conseguente cambio ruota in prova speciale, alla posteriore destra sul tratto “Colle San Zeno”.

A chiudere la top ten provvisoria troviamo il trevigiano Signor (Skoda Fabia S2000), il bulgaro Gyosher (Peugeot 207 S2000) e Cerny (Citroen DS3 R3), che ora si trova in testa alla classifica delle vetture 2RM, dopo che Simone Campedelli, pilota ufficiale Citroen Italia, ha accusato la rottura dell’idroguida. 1000 Miglia nero anche per Dimitar Iliev (Skoda Fabia S2000), anche lui appiedato dall’idroguida (si è fermato dopo la PS 10) ed anche per il reggiano Ivan Ferrarotti (Renault Megane) ha alzato bandiera bianca per essere uscito di strada (PS11) ed avere poi ripreso la gara con oltre 30’ di ritardo, arrivando quindi al Controllo Orario successivo fuori tempo massimo.

Sentite al riordino dopo PS 12

JUHO HANNINEN: “Abbiamo preso un muretto sulla “Colle San Zeno”, senza fare danni rilevanti. Abbiamo perso tempo perché non riuscivamo ad inserire la retro-marcia e siamo dovuti scendere a spingere la macchina. Per il resto bene.”

GIANDOMENICO BASSO: “Stiamo ancora cercando di capire la macchine e faremo degli aggiustamenti all’assetto. Sulla prima prova avevamo le gomme morbide ed è stata la scelta giusta perché era molto scivolosa. Dobbiamo ancora capire come frenare bene, perché nelle discese si surriscaldano molto e non arrestano la vettura come vorrei.”

MATTEO GAMBA: “Siamo quarti nell’assoluta ed alle spalle abbiamo Hanninen. A noi interessa rimanere in questa posizione rispetto ai partecipanti al Campionato Italiano, quindi ci andrebbe bene anche la quinta posizione assoluta perché il finlandese non prende punti per il CIR.”

STEFANO ALBERTINI: “Sulle prime due prove sono stato molto accorto perché erano scivolose. Sulla terza bene. Comunque continueremo a cambiare qualcosa per trovare un feeling sempre migliore con la vettura.”

LUCA BETTI: “Stavamo attaccando a tutta perché volevamo andare a prendere Gamba. Purtroppo abbiamo forato…”

UMBERTO SCANDOLA: “Dopo la fotocellula di fine “Irma” siamo usciti di strada senza però danneggiare la vettura. Sulla prova del Colle San Zeno abbiamo preso Hanninen perché si era fermato quindi abbiamo perso un po di tempo. Per il resto bene.”

PAOLO ANDREUCCI: “I distacchi ora mi sembrano importanti e la classifica mi sembra delineata. Non ho preso grandi rischi, ma sulla “Colle San Zeno” ho rallentato perché sentivo un rumore al posteriore, che poi non era nulla. Merito a Basso per la bella gara che sta facendo.”

SIMONE CAMPEDELLI: “Abbiamo rotto l’idroguida quando mancavano ancora 47 chilometri cronometrati prima di arrivare all’assistenza. Inoltre ci siamo fermati perché l’olio dell’idroguida era andato sul motore facendo uscire una fumata bianca dal cofano ed abbiamo voluto controllare. Ora abbiamo quasi un minuto e mezzo di distacco ed attaccheremo a tutta!”