La Giesse Promotion ha iniziato bene il suo Irc Cup cogliendo la seconda posizione tra le scuderie e due podi di classe grazie al solito Capelli e alla new entry Belli. Non è stata una gara semplice il 25° Rally delle Valli Piacentine dato che l’atteso protagonista, Claudio Sora, è incappato in un errore fatale nel corso della speciale numero sette; sino a quel momento il pilota della Citroen C4 Wrc Tam Auto era in seconda posizione a soli 1’0” dal leader Medici: “ho messo le ruote sull’erba ed ho finito con l’urtare un muretto: che peccato!”- ha commentato Sora.

Così il primo portabandiera della scuderia di Selvino è stato l’habitué della serie Irc, il bergamasco Stefano Capelli affiancato da Elio Tirone: con la Peugeot 207 S2000 della Roger Tuning l’imprenditore di Villa D’Almé non ha impresso il suo solito ritmo “ammazza avversari” scegliendo una partenza più cauta utile comunque a far fruttare la seconda posizione di gruppo e la settima assoluta: per Capelli da registrare due vittorie di prova speciale.

Parlando di vittoria bisogna fare gli applausi a Marco Belli e a David Castiglioni che, all’esordio con i colori della Giesse Promotion, hanno portato a Selvino la coppa più grossa riservata alle vetture di N4; la loro prestazione generale, avrebbe potuto essere migliore della 21° piazza ma due forature hanno rallentato oltremodo il passo del duo a bordo della Mitsubishi Lancer Evo X.

Ottavo tempo tra le Clio R3C per Eugenio Lozza ed Antonella Fiorendi che sulla consueta New Clio by Ceriani hanno dovuto prendere le misure sui numerosi rivali presentatisi al via della corsa emiliana ed in particolare del trofeo di casa Renault. Nella stessa categoria si è trattata solo di una fugace apparizione quella del piemontese Sala che è dovuto tornare anzitempo a casa per problemi di lavoro.

Sulle strade della Ronde delle Dolomiti, l’ottima terza posizione di classe che stavano ottenendo Arrigoni e Suardi è stata rovinata da una penalità accorsa ad uno start di prova: la Clio R3C si è spenta proprio sul semaforo verde e i due minuti impiegati, tra un pasticcio e l’altro, nel rimettere in moto la vettura, hanno pesato sulla graduatoria dei due lombardi facendoli scivolare in un immeritata quarta posizione di R3.