E’ iniziato con la pioggia ed ha sventolato la bandiera a scacchi con un sole deciso sulla banchina di Porto Azzurro, il Rallye Elba, terza prova del Challenge Rally Nazionali di VI zona, svoltosi tra il pomeriggio di ieri e la mattina odierna sulla lunghezza di sei Prove Speciali. Dopo avere registrato il successo di iscritti, un plateau di adesioni tra i più affollati d’Italia in questo primo scorcio di stagione (ben 94, tutti verificati), la gara organizzata da Aci Livorno Sport con il prezioso supporto dell’intera comunità elbana, ha offerto un momento magico di sport.

Lo ha sfruttato al meglio il valtellinese, già Campione Italiano “Produzione” nel 2010, Andrea Perego, affiancato dal livornese Alessandro Floris, che alla guida di una Peugeot 207 S2000 del Team Terrosi ha sbaragliato una concorrenza tanto agguerrita quanto qualificata, costituita soprattutto da diversi validi esponenti locali (in totale, i piloti elbani al via erano 28).

Perego, alla sua seconda esperienza con la due litri francese dopo quella in Valtellina di due anni fa, è tornato a correre all’Elba dopo ben 12 anni, vi partecipò all’edizione del 2000, quando firmò la sua terza gara assoluta in carriera. Stavolta – facendo coppia estemporanea con Floris – ha certamente di che ricordare con gioia l’isola più grande dell’Arcipelago toscano e con essa il suo rally, vera icona della specialità in ambito internazionale.

UN CONFRONTO ACCESO DAI PRIMI METRI

Le prime quattro Prove Speciali di ieri, corse costantemente sotto la pioggia avevano evidenziato una notevole incertezza, con ben quattro vincitori diversi in altrettanti tratti cronometrati, ricavati da un classico della tradizione rallistica isolana: avevano iniziato le danze, sulla “Volterraio”, i locali fratelli David e Daniel Giacomelli, con la loro Renault Clio S1600, poi dalla seconda prova Perego è passato al comando con l’accoppiata dei fratelli di Portoferraio che invece incappava in un testacoda. Le successive due prove esaltavano poi le qualità delle Renault Clio R3 del pistoiese Gabriele Tognozzi (primo con vigore nella PS 3) e del locale Francesco Bettini, vincitore del quarto appuntamento con il cronometro, certamente a seguito di un deciso tentativo di rimonta da un minuto intero di penalità preso per un “anticipo” pagato al Controllo Orario che precedeva la seconda prova. Perego ha cercato invece di tenere in mano la classifica senza eccedere, visto anche l’alzarsi della nebbia.

PEREGO AL COMANDO DOPO QUATTRO “CHRONO”

Dopo quattro prove Perego aveva un vantaggio di 19” su Tognozzi e 23”8 sull’altro locale Emanuele Mannoni, alla sua prima gara con la Peugeot 207 S2000. Quest’ultimo, vincitore delle ultime due edizioni del rally quando era una Ronde e poi Rally-2, non è riuscito mai ad entrare in piena sintonia con la vettura “del Leone” mentre la quarta piazza provvisoria l’aveva in mano l’alessandrino Pierangelo Rossi, anche lui alla sua prima esperienza con la 207 S2000 di poco avanti allo spezzino Giuseppe Iacomini, positivo all’esordio con la Subaru Impreza STi preparata in gruppo R.

UN FINALE INCANDENSCENTE E RICCO DI COLPI DI SCENA:

IL RESTO DEL PODIO A TOGNOZZI E BETTINI, MANNONI OUT

La porzione finale del rally, due giri stamani sulla celebre “Monte Perone” senza possibilità di assistenza, ha rimescolato le carte di molte posizioni da classifica, confermandosi prova di elevato livello tecnico quanto selettiva.

Nel primo passaggio della “piesse” Perego ha incrementato il proprio vantaggio sugli inseguitori, si è subito registrata la nuova riscossa di Bettini e Mannoni ha avvicinato Tognozzi per il secondo posto. L’ultima fatica cronometrata ha decretato una grande gara con alcuni colpi di scena: Perego ha cercato di controllarsi ancora ed ha avuto ragione andando a vincere la gara, Bettini ha segnato il miglior scratch assoluto, Tognozzi ha tenuto salda la seconda posizione assoluta con Mannoni che cercando di riprenderlo per agguantare la seconda posizione è incappato in un errore con la vettura che è scivolata con il posteriore fuori strada su un tratto “sporco”. Nessun danno, solamente bandiera bianca alzata giocoforza per il pilota di Campo nell’Elba.
Il Rallye Elba – ha commentato Perego all’arrivo –nel 2000 fu la mia terza gara in carriera, portati in gara per la prima volta in assoluto in Italia la Opel Astra OPC, da allora non ci sono più tornato se non in vacanza. La vittoria di oggi mi ha fatto assaporare realmente cosa vuol dire salire sul gradino più alto del podio in questa isola dove il rally è davvero una ragione di vita. Auguro agli organizzatori di avere modo di farlo tornare grande come l’Elba di cui tutti nel mondo si ricordano. Se accade spero di esserci!”

Dunque la terza piazza l’ha fatta sua Bettini, bravo a rimanere lucido dopo il problema del ritardo di ieri sera, che lo aveva affondato in retrovia, in ottava posizione. Ai piedi del podio, in quarta posizione, i fratelli David e Daniel Giacomelli: di livello elevato, nel complesso, la loro prestazione: un attacco concreto nell’ultima prova disponibile li ha portati a sopravanzare l’alessandrino Pierangelo Rossi, positivo sino a ieri sera al debutto con la Peugeot 207 S2000, poi messo in crisi da una foratura durante l’ultima chrono. Come i due Giacomelli ha fatto pure l’altro brillante elbano Andrea Volpi (Renault Clio R3), finito quinto assoluto davanti a Iacomini (passato anche lui nella PS 6), il quale ha concluso bene la sua esperienza con la Impreza R4 portandola in sesta posizione finale, proprio davanti a Rossi, finito quindi settimo.

IL GRUPPO N A CATELANI
In Gruppo N la migliore prestazione l’ha fornita il versiliese Valerio Catelani, con una Mitsubishi Lancer Evo IX, anche ottavo assoluto e la top ten è stata completata dal pistoiese Massimiliano Giannini, nono con la Citroen C2 R2 dopo essere partito ben in ventiseiesima posizione e da Walter Gamba (Renault Clio S1600), di Porto Azzurro, decimo ed attardato nel finale da un errore dopo un avvio di gara di alto livello.

OK ANCHE ALTRI PILOTI LOCALI
Di spessore è stata la prestazione del locale Riccardo Galullo: con una datata Renault Clio Williams scaduta di omologazione si è inserito spesso nei quartieri alti della classifica con disinvoltura, vincendo anche la propria classe sul conterraneo Giuseppe Romano, afflitto da problemi al cambio. Tra gli attesissimi locali è mancato praticamente da subito Anselmi, fermato da un guasto alla sua Peugeot 207 S2000 dopo due prove quando era secondo assoluto.

Notevoli le performance fornite anche dai tre Trofei Renault previsti in gara: il “Clio R3 di Zona C” (Tognozzi, il migliore), il “Twingo Gordini R2” (vinto dal massese Gianmaria Tardelli) ed il “Corri Con Clio” (dove ha vinto il lucchese Marco Lombardi). Vere e proprie “gare nelle gare”, questi monomarca hanno indubbiamente infiammato la sfida sulle strade elbane, un vero e proprio valore aggiunto all’evento.

TRA LE STORICHE VITTORIA DI GALULLO-CALANDRIELLO

Se per l’assoluta delle “moderne” è passato stavolta “lo straniero”, tra le vetture storiche al seguito il successo non è sfuggito ad un equipaggio locale. Con la loro Lancia Fulvia HF, Marco Galullo e Simona Calandriello hanno vinto senza dover forzare molto. Andrea Specos, in coppia con Posini sulla Fiat Ritmo 75 ha sofferto costantemente problemi meccanici, dall’alimentazione al cambio ma ha comunque incamerato la seconda posizione davanti a Giudicelli-Massaro con la loro Volkswagen Golf GTi.
All’arrivo è stato osservato un minuto si silenzio per ricordare il calciatore del Livorno Calcio Piermario Morosini, improvvisamente colpito da un attacco cardiaco ieri durante la partita Pescara-Livorno e successivamente scomparso all’ospedale di Pescara.
Soddisfazione, infine, per l’organizzazione ed i suoi partner. In concerto con l’intera Isola e le sue amministrazioni locali ha offerto un’edizione decisamente importante del Rallye Elba, quella che ha visto confermato l’apprezzamento e l’affetto di tutti verso un evento che guarda davvero lontano, con aspirazioni importanti.

CLASSIFICA ASSOLUTA (top ten): 1. Perego-Floris (Peugeot 207 S2000) in 48’53.8; 2. Tognozzi-Pinelli (Renault New Clio Rs) a 37.5; 3. Bettini-Acri (Renault Clio) a 1’10.2; 4. Giacomelli-Giacomelli (Renault Clio S1600) a 1’19.2; 5. Volpi-Scalabrini (Renault New Clio) a 1’28.3; 6. Iacomini-Cozzani (Subaru Impreza) a 1’30.3; 7. Rossi-Beltrame (Peugeot 207 S2000) a 1’58.5; 8. Catelani-”Gazzè” (Mitsubishi Evo IX) a 2’13.0; 9. Giannini-Tredici (Citroen C2 Max) a 3’26.1; 10. Gamba-Maggio (Renault Clio S1600) a 3’32.9.

FOTO: Perego-Floris (foto Amico Rally)