Protagonisti di una gara di assoluto rilievo: vittorie di classe e due macchine nella top-ten della prima Ronde My Special Car. A Rimini i piloti della scuderia forlivese Sport&Service hanno fatto vedere grandi cose cogliendo risultati anche inaspettati. Albano Frassineti, navigato dal parlamentare romagnolo Gianluca Pini, non ha deluso le aspettative: settimo assoluto e leader della classe R4.

Grande exploit, invece, per il pilota longianese Matteo Piras: assieme a Michele Rocchi ha vinto la classifica di gruppo e di classe (FN3) arrivando decimo assoluto con la sua Opel Astra Gsi, una buona vettura, ma non certo tra le più competitive di quelle che hanno calcato il terreno della prove speciale a Ponte Uso. Il podio della FN3 è stato monopolizzato dai colori della Sport&Service, infatti alle spalle di Piras è arrivato l’equipaggio formato da Claudio Billi e da Gianni Gattelli, sedicesimi assoluti con la loro Clio Williams dall’originale livrea arancione. Ai nastri di partenza si era presentato anche il cesenate Fabio Brigliadori, ma il suo esordio con la scuderia forlivese non è stato dei più felici, visto che si è ritirato dopo la seconda prova speciale.

Ricapitolati i risultati del week-end riminese sentiamo direttamente le voci dei protagonisti.

“Un risultato strabiliante – esordisce Matteo Piras – dopo un anno e mezzo che ero fermo ai box e che non mi mettevo al volante di una vettura ad rally non potevo chiedere di meglio: un ritorno così proprio non me lo sarei aspettato, la voglia di correre era tanta e si è visto. Nelle quattro prove speciali abbiamo girato alla grande con tempi di tutto rispetto: l’ingresso nella top ten dimostra la costanza che abbiamo avuto. Al mio fianco è tornato il mio primo navigatore: da tre anni non gareggiavo assieme a Michele Rocchi, ma il nostro feeling è rimasto immutato. Lui è un grande professionista, basta un secondo, un gesto, un’occhiata per intendersi. E questa giusta intesa si è vista nel risultato finale. Il tracciato era molto bello – sottolinea il pilota di Longiano – la parte più veloce non si addiceva particolarmente alla nostra macchina, ma poi sul tratto più sconnesso della prova speciale riuscivamo a recuperare e giro dopo giro abbiamo migliorato il nostro tempo”.

“Ci siamo divertiti, questo è poco ma sicuro”, commenta invece Albano Frassineti. “Era la prima volta che guidavo questa Subaru Impreza e mi sono servite due prove per prendere in mano la macchina. Quando ci ho preso le misure i tempi si sono abbassati notevolmente e il gap con i primi si è ridotto. Purtroppo, però, ho sempre sbagliato la partenza assistita, perdendo così del tempo preziosa: l’errore in questa manovra mi ha penalizzato, altrimenti sarei stato a ridosso del podio. Insomma, potevamo fare molto meglio, ma il settimo posto non è comunque da scartare. Diciamo che questa gara per me è stata un buon test per capire il limite della macchina. Il tracciato – conclude il pilota forlivese – era decisamente interessante, tecnico e veloce, anche per il mio navigatore Gianluca Pini è stata una bella gara”.