Il Rally 1000 Miglia della scuderia Just Race di Roncadelle è stato caratterizzato dalla sfortuna dato che i due equipaggi che affrontavano gli asfalti bresciani del Campionato Italiano ed Europeo hanno dovuto alzare la bandiera bianca a seguito di due uscite di strada.

La corsa, rivelatasi molto dura e selettiva anche a causa delle intemperie meteorologiche, ha messo alla corda gli equipaggi presenti ma non ha tolto il sorriso ai pur bravi interpreti che hanno sfoggiato il vessillo della Just Race: il 1000 Miglia è una delle gare più dure e difficili di tutto il continente europeo al punto che per molti, l’obiettivo principale è concluderla.

Non ce l’hanno fatta a vedere il palco finale di piazza Vittoria né Saresera-Rocca né Tregambe-Marini ma è pur vero che l’esperienza accumulata nel corso della tre giorni rallystica vale oro dato che entrambi i piloti avevano bisogno di affrontare una corsa formativa e così è stato: Tregambe era al suo secondo rally e aveva ovviato molto bene a problemi di stabilità dovuti alle gomme troppo morbide; Saresera invece aveva l’obiettivo di accumulare chilometri in vista della stagione nel Trofeo Twingo.

Su asfalti viavia differenti, prima bagnati dalla pioggia, poi asciutti e dopo ancora umidi, Saresera stava disputando un’ottima gara e la seconda posizione di classe N3 lo stava a dimostrare specie considerando che il giovane bresciano era al debutto con la 2000 di casa Renault. Una toccata sulfinire della prima tappa però, ha tarpato le ali alla veloce Clio Light del team Orange condotta da Saresera e navigata da Rocca i quali hanno dovuto consegnare anzitempo la tabella di marcia.

Bicchiere mezzo pienoanche per Tregambe e Marini che hanno mostrato la loro bravura in tutta la tre giorni di rally: “Abbiamo capito che un rally implica anche scelte di gomme fondamentali in grado di cambiare il comportamento della vettura e di conseguenza la guida del pilota – ha detto Tregambe. Noi non abbiamo forzato l’andatura per voler carpire più possibile i segreti che si nascondono dietro un vero rally come questo!” Solo la sfortuna ha privato l’equipaggio bresciano del meritato traguardo finale dato che i due hanno dovuto alzare bandiera bianca a seguito di un capotamento sulla Ps Acquebone nello stesso punto in cui hanno sbagliato piloti del calibro di Andreucci, Nucita, Tamrazov e Tessarollo.

“Sono cose che succedono- ha detto il presidente Viviani– ma sappiamo di aver fatto parecchi chilometri utili per le prossime gare: ogni tappa del rally valeva come due gare di un normale Challenge per cui l’esperienza maturata è comunque notevole.”

foto diAlquati